«Questa ulteriore iniziativa – commenta – costituisce un tassello importante della politica adottata dalla Regione Toscana di testare, tracciare e trattare. Dopo gli operatori sanitari, le Forze dell’Ordine e i dipendenti pubblici che svolgono attività di front office, abbiamo deciso di inserire i donatori periodici di sangue e plasma tra le categorie che verranno sottoposte al test sierologico, al fine di ricostruire la storia epidemiologica del Covid-19 sul territorio toscano».
“Le associazioni Avis, Fratres e Anpas – si spiega in una nota regionale – nelle settimane passate avevano rappresentato al CRS, Centro Regionale Sangue, e all’assessore Saccardi la necessità di inserire anche i donatori di sangue e plasma tra le categorie soggette al test sierologico e a questo scopo si sono rese disponibili per una capillare azione di informazione dei donatori. I donatori periodici, prenotati sul sistema AgenDona anche per evitare assembramenti, potranno essere sottoposti al test sierologico nel momento in cui si presenteranno a donare. L’effettuazione del test è su base volontaria, pertanto se un donatore non vorrà sottoporsi al test, non sarà obbligato in alcun modo.
“È bene puntualizzare – mettono nero su bianco dalla Regione nel comunicato – che non si tratta di nessun patentino: un test sierologico negativo indica con un elevato livello di probabilità che l’organismo non è venuto a contatto con il virus SARS-CoV-2, ma non è assoluta garanzia dell’assenza di infezione da SARS-CoV-2. Un test sierologico positivo indica il fatto che l’organismo è venuto a contatto con il virus SARS-CoV-2. Una persona con un test positivo dovrà sottoporsi ad un tampone nasofaringeo per escludere che ci sia un’infezione in atto. Se il test sierologico è positivo e il tampone negativo, vuol dire che l’infezione è guarita, ma non possiamo oggi essere sicuri del fatto che questa persona non possa contagiarsi nel futuro. Coerentemente con la filosofia adottata dalla Regione Toscana di testare, tracciare e trattare, i donatori, se positivi, verranno contattati personalmente, sottoposti a tampone e presi in carico dalla medicina territoriale fino a guarigione definitiva, i risultati del tampone saranno inviati per sms, mail e inseriti nel fascicolo sanitario. I donatori risultati positivi inoltre potranno essere arruolati, sempre su base volontaria, per lo studio TSUNAMI, e donare plasma iper-immune“.
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