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L’intervista al dirigente – COMPRENSIVO BENEDETTINI, IL BILANCIO DELL’ESPERIENZA DELLA DIDATTICA A DISTANZA

Il prof. Marco Gorini, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “M. Benedettini” di Stagno

Stagno Un bilancio della didattica a distanza, che ha caratterizzato questi ultimi mesi in ragione dell’emergenza coronavirus. È quanto fa, intervistato da Collenews.it, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “M. Benedettini, il prof. Marco Gorini, al suo primo anno alla dirigenza del comprensivo scolastico di Stagno.

Prof. Gorini, come avete affrontato questo periodo di emergenza sanitaria, in modo particolare quale bilancio fa dell’esperienza della didattica a distanza?

«Un bilancio positivo dal punto di vista della crescita della comunità in cui quest’anno mi sono trovato per la prima volta, anche per il riscontro che ho avuto da parte dei docenti e da parte delle famiglie. Credo che la nostra comunità proprio in questo momento d’emergenza abbia mostrato tutte quelle capacità di saper lavorare insieme, di saper condividere, cercare di aiutarsi l’un con l’altro. Di fronte a questa emergenza abbiamo attivato una modalità che è stata nuova, una modalità che per molti docenti, ovviamente (penso soprattutto a quelli un pochino più in su con l’età), è stata sicuramente una modalità che ha comportato una difficoltà iniziale tuttavia – grazie alla collaborazione di molti docenti che si sono prestati e grazie anche alla costituzione di un gruppo di lavoro costituito dall’animatrice digitale e da altri docenti, che volontariamente si sono messi a disposizione delle docenti con più difficoltà – è proprio nata questa condivisione, questo desiderio di portare a termine questo anno scolastico, un anno disgraziato, un anno sfortunato, che però in qualche modo ha messo in evidenza tutti quegli aspetti positivi della nostra comunità. Io, come dirigente, ho ringraziato tutti, dalla segreteria, che ha lavorato moltissimo, in modalità smart working e quindi con enormi difficoltà, a tutte le docenti che hanno dovuto reinventarsi. Io direi che è stato sicuramente un momento positivo proprio nella difficoltà e ovviamente c’è da dire che la didattica in presenza non potrà mai sostituirsi con la didattica a distanza».

«L’emergenza, la contingenza del caso, ha fatto sì che con i nostri alunni fosse necessario continuare il lavoro con l’attivazione della didattica sincrona, con la Classroom, con la possibilità di ritrovarsi all’interno di uno spazio virtuale. Diciamo che l’aspetto emotivo e relazionale ha prevalso. Poi, ovviamente, abbiamo portato avanti anche il programma (gran parte di quello che ci eravamo prefissati) e in linea generale diciamo che io sono molto contento e ho ringraziato personalmente le docenti, che sono andate anche ben oltre i propri doveri contrattuali e questo lo voglio proprio ribadire. Il bilancio è positivo, non soltanto con i docenti e con la segreteria. Questa emergenza ci ha un po’ messi in collegamento, in aiuto reciproco, penso ad esempio al Comune, al sindaco Antolini che ci ha dato la possibilità di attivare, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, tutta la consegna dei device e tablet, etc… alle famiglie. Quindi, sicuramente un grande ringraziamento all’ente locale, ai Vigili del Fuoco, che hanno portato nelle case questi dispositivi che erano necessari per le famiglie più in difficoltà. Quindi, ringrazio anche loro e anche tutti i dirigenti di Livorno perché questa situazione d’emergenza ci ha messo in comunicazione, quindi abbiamo collaborato l’un con l’altro e abbiamo fatto crescere una comunità didattica a livello di Provincia di Livorno, perché siamo riusciti anche tramite videoconferenze ed incontri on line, a coordinarci e aiutarci reciprocamente con gli altri dirigenti. Questo periodo di grande incertezza, di grande difficoltà ci ha riservato delle belle sorprese, dei risvolti positivi. Il mio ringraziamento va anche alle famiglie che si sono prestate: pensiamo a quelle famiglie che lavoravano in smart working a casa e magari avevano più figli e quindi hanno dovuto attrezzarsi e organizzarsi in modo da coadiuvare le docenti nell’attività educativa, mettendosi al computer, scaricando il materiale che i docenti inviavano. Non è stato semplice, è tuttora duro e sarà difficile anche per il nuovo anno».

Ora che vi avviate verso la fine dell’anno scolastico, al di là dell’esperienza di questi ultimi tre mesi con il Coronavirus, come si chiuderà questo anno scolastico 2019/2020?

«Fino al 14 abbiamo la sospensione di tutte le attività didattiche e anche gli scrutini saranno svolti in modalità on line e quindi in maniera virtuale e, per quanto riguarda l’esame delle terze della scuola secondaria di primo grado, abbiamo previsto un elaborato che dovrà essere discusso. Per l’esame di terza media è prevista una discussione, una presentazione di 10/15 minuti a studente in videoconferenza, dell’elaborato, che non è detto che debba essere soltanto un elaborato scritto, ma potrebbe essere un prodotto artistico, un video musicale, etc… Prenderemo poi in considerazione anche tutto il percorso triennale, questo è un aspetto importante che il Ministero ha sottolineato. Dal 10 al 20 giugno avremo una serie di incontri con i nostri ragazzi di terza per presentare questi elaborati, a cui verrà attribuito un voto, che andrà a confluire nella valutazione finale. La conclusione dell’anno consisterà in un saluto che faranno i docenti ai ragazzi, in modalità sempre virtuale, perché le condizioni non ci permettono di poterci rivedere».

Leggi qui la seconda parte dell’intervista.

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