IL BANDO “Il bando – spiegano dalla Regione – si rivolge a tutti i Comuni, con particolare riferimento ai principali centri urbani. Proprio in funzione dell’urgenza di intervenire, le opere che avranno maggior punteggio sono quelle rapidamente cantierabili e più capaci di integrarsi con il sistema della mobilità locale. Gli interventi ammessi potranno essere finanziati sino all’80%“.
GLI INTERVENTI AMMISSIBILI “Gli interventi ammissibili – conclude la nota regionale – potranno riguardare: piste ciclabili in sede propria o su corsia riservata, percorsi promiscui pedonali e ciclabili, ciclabili e veicolari, comprese le dotazioni di servizi e attrezzature strettamente necessarie all’utilizzo dell’infrastruttura (aree di sosta, parcheggi attrezzati dedicati alle biciclette, ciclostazioni) e ancora realizzazione di corsie preferenziali bus e taxi che svolgono trasporto pubblico, ed opere a queste strettamente collegate, funzionali allo svolgimento del servizio. Infine, l’istituzione di zone 30, cioè di aree nelle quali sono previsti interventi di moderazione del traffico (la velocità massima, per esempio, è di 30 all’ora) per favorire la coesistenza in sicurezza del traffico veicolare con la mobilità ciclabile e la micromobilità alternativa (è il caso dei monopattini)”.
«La mobilità sostenibile – è il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – contribuisce sempre a sollevare le nostre città dal traffico e dalle polveri sottili, ma in questa fase dirada anche le occasioni di contatti a rischio negli spostamenti cittadini. Questo provvedimento è dunque prezioso sia in questa fase di emergenza sia a lungo termine: più ci si muove con queste forme di mobilità alternativa più si migliora la qualità della vita nelle nostre città. Inoltre, gli spazi pubblici rimasti liberi grazie a un maggior utilizzo di queste forme di mobilità alternativa e a un minor uso dell’auto potrebbero essere usati come spazio per quelle attività di socialità e convivialità in cui è richiesta la distanza».
«Il bando che abbiamo approvato – sono parole dell’assessore regionale a infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli – si inserisce in un lavoro che va avanti da cinque anni: la nostra è una delle regioni italiane che ha investito di più nella mobilità ciclabile con la realizzazione di un sistema di ciclovie regionali che è ormai entrato nell’uso comune di tanti cittadini. La situazione che stiamo vivendo incentiva questo sistema e di fatto la nostra delibera ha anticipato di poco le misure decise dal Governo nel decreto di rilancio varato proprio in questi giorni».
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