Collesalvetti “Sono 37.522 le domande di Cassa integrazione in deroga inviate alla Regione dalle imprese toscane in difficoltà per l’emergenza epidemiologica. I lavoratori coinvolti sono in tutto 96.325“. Questi i dati diffusi dalla stessa Regione Toscana.
“Il numero medio dei giorni richiesti per lavoratore – si legge nella stessa nota regionale – è stato poco più di 27 giornate full-time, un piccolo scostamento dal valore medio regionale si osserva nella provincia di Firenze, con quasi 29 giorni. Quanto ai settori produttivi, le domande fin qui inviate dalle aziende provengono per il 30% dal settore del Commercio all’ingrosso e al dettaglio, per circa il 27% dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, l’11% per le attività professionali. I lavoratori interessati alla richiesta di Cassa Integrazione in deroga, per oltre la metà, hanno la qualifica di operaio (53,9%), mentre per il 38% sono impiegati, gli apprendisti sono il 7,9% e solo per lo 0,3% riguarda i quadri“.
«Abbiamo compiuto uno sforzo enorme – così l’assessore regionale al lavoro Cristina Grieco – a partire dal 31 Marzo 2020 è stata resa disponibile una piattaforma on line per l’invio delle domande che ha fatto registrare, in particolare nelle prime due settimane, forti picchi di richieste. Grazie al grande lavoro compiuto dai nostri uffici, siamo riusciti in tempi record ad istruire, autorizzare ed inviare all’INPS per il pagamento tutte le richieste pervenute e già dai primi giorni del mese siamo in grado di autorizzare in tempo reale le domande che riceviamo. Nonostante la nostra tempestività, purtroppo molti lavoratori sono ancora in attesa del pagamento, a causa dei tempi tecnici necessari ad INPS per completare la procedura di liquidazione. Quindi giova ricordar e che è possibile ottenere l’anticipazione da banche e Poste, senza oneri né interessi, grazie all’accordo siglato con la Regione. INPS fa comunque sapere che entro il mese di maggio sarà in grado di procedere ai pagamenti».
«Per la seconda fase (le ulteriori nove settimane di CIGD) – precisa l’assessore regionale – si profila una svolta che consentirà, a seguito di un accordo tra Stato e Regioni, di semplificare la procedura per ridurre i tempi di lavorazione e far arrivare prima l’assegno ai lavoratori».
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