«La proposta di legge – commenta Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – è frutto di un complesso lavoro svolto insieme ai corpi di Polizia Provinciale e all’Upi (Unione Province) per mettere a sistema le azioni volte a fronteggiare l’emergenza ungulati e per farlo anche nelle aree urbane, dove questi animali si fanno vedere sempre più spesso causando pericoli soprattutto per chi se li vede apparire d’improvviso sulle strade».
“La normativa, che si muove dall’esigenza, dopo 3 anni di convenzione, di definire i compiti della Polizia Provinciale dopo il passaggio delle competenze alle Regioni, consente – si legge ancora nella nota – di mettere a sistema gli interventi per il contenimento degli ungulati: gli agricoltori, attraverso una procedura informatizzata che passa da Artea (l’organismo pagatore in agricoltura) potranno chiedere con facilità l’intervento e avranno la certezza di avere una risposta entro un termine che, a regime, sarà di 36 ore. Allo stesso modo, qualora presenze di ungulati si ravvisino in città, fenomeno sempre meno raro, la legge stabilisce un iter preciso per l’intervento: è il sindaco che, in presenza di ungulati che costituiscono pericolo potenziale per la pubblica incolumità e per la sicurezza della circolazione stradale, richiede alla Regione l’attivazione di interventi di controllo, indicando l’area problematica. A quel punto la struttura regionale competente autorizza la Polizia Provinciale ad attuare gli interventi richiesti dal sindaco, anche tramite coordinamento delle guardie venatorie volontarie”.
«Questa normativa – sono parole dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – dà agli agricoltori due elementi decisivi per fronteggiare questo problema: un metodo chiaro e semplice per far intervenire la polizia provinciale e tempi rapidi per il successivo intervento. In questi anni abbiamo attivato normative e procedimenti di urgenza, che hanno permesso di cominciare a invertire la tendenza delle presenze di ungulati. Ma il problema non è risolto e per questo servono strumenti chiari e precisi a sostegno di chi è maggiormente esposto a queste presenze con gravi conseguenze per i redditi e per le colture».
“La proposta di legge prevede anche un incremento dei fondi destinati alla Polizia Provinciale: l’aumento è di 1,4 milioni di euro e porta il budget complessivo di risorse erogato dalla Regione a quasi 4 milioni annui. Una parte di queste risorse verrà utilizzata per aumentare gli organici delle polizie provinciali in modo da garantire un controllo più diffuso e capillare“.
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