Del progetto della “Toscana Pharma Valley“, oramai in stato avanzato (entro l’anno potrebbe essere scelto il provider), si è è parlato a Connext, l’evento di Confindustria in corso alla Fortezza da Basso di Firenze, organizzato per rafforzare l’ecosistema delle aziende in una dimensione di integrazione orizzontale e verticale, cercando la contaminazione con il mondo delle start up e puntando a far crescere le filiere produttive.
“A marzo di un anno fa – riepiloga in una nota istituzionale la Regione Toscana – sulla piattaforma era stato firmato il protocollo d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Comune di Collesalvetti, l’Autorità Portuale, Toscana Aeroporti e l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci. Su una superficie di 120 mila metri quadri l’hub sorgerà. A marzo di quest’anno è stata costituita la rete di imprese, costituita da Kedrion, Eli-Lilly e Molteni, con il supporto di Gsk Vaccini, e presto se ne aggiungeranno altre. Il ruolo della Regione è stato quello di stimolo al confronto nella prima fase, quando nel 2014 organizzò un’iniziativa su più temi a cui risposero trenta imprese del settore farmaceutico, e di traino nella seconda, compattando la flotta verso questo primo giro di boa non scontato. L’ha fatto ad esempio investendo sulla infrastruttura per per dare gambe al progetto: come i 60 milioni impegnati per i collegamenti ferroviari del Porto di Livorno o i 250 per la Darsena Europa, i 17 milioni (dei 24 necessari) per lo scavalco ferroviario, la messa in sicurezza della situazione finanziaria dell’Interporto stesso o lo sviluppo dell’aeroporto di Pisa in Toscana Aeroporti. Ha contribuito anche alla definizione dello studio di fattibilità, con il supporto di Toscana Life Sciences“.
Al workshop che si è svolto alla Fortezza da Basso ha partecipato anche Gian Paolo Manzella, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico. «Il settore farmaceutico – questo il suo commento – è per noi prioritario per i numeri, per l’export e per il fatto di radicare sul territorio numerose multinazionali». Seicentonove, non solo farmaceutiche, sono quelle che hanno scelto la Toscana, dove pure dominano le piccole e medie imprese. «Dobbiamo dunque aiutare questo settore a stare sulla competitività», ha proseguito Manzella. «Quanto al progetto di piattaforma – ha concluso il sottosegretario – è un esempio diverso e interessante di come si possa strutturare il concetto di rete».
“La Toscana farmaceutica, privati e pubblico insieme – si legge ancora nella nota regionale – scommettono sulla logistica: su un nuova piattaforma digitalizzata che non vuol dire solo un semplice e nuovo grande magazzino ma un progetto di sistema, una filiera che sia capace di offrire ad esempio tutta una serie di servizi alla rete di imprese che decideranno di servirsene e scegliendo anche quali, dal confezionamento degli imballaggi alla movimentazione delle merci fino alla digitalizzazione ed organizzazione dei flussi, che è il vero valore aggiunto. Un hub pensato per diventare punto di riferimento non solo delle aziende toscane“. «Una piattaforma unica che renderà il nostro territorio e le nostre imprese ancora più competitive» commenta ancora Rossi, che sprona poi a percorrere con slancio l’ultimo tratto: quella della digitalizzazione per l’appunto.
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