TEMPISTICHE PER LE DOMANDE “Le domande dovranno essere presentate dal 4 novembre al 18 dicembre prossimi. Solo in questo periodo, infatti, sarà attivo il nuovo bando per il contributo promosso dalla Regione nell’ambito di Giovanisì. Potranno partecipare i giovani residenti in Toscana da almeno due anni, purché abitanti con la famiglia e non intestatari di contratti di affitto“. A renderlo noto la stessa Regione in una nota.
CONTRIBUTO E DOCUMENTI RICHIESTI “Il contributo previsto, triennale, varia da un minimo annuale di 1800 euro (150 euro al mese) fino a un massimo di 4200 euro (350 al mese). Per presentare domanda, tra i documenti richiesti, vi è anche la dichiarazione Isee, che non deve essere superiore ai 40.000 euro nel nucleo familiare, in corso di validità e rilasciata entro il 18 dicembre 2019. Fino ad oggi, con i precedenti sei bandi finanziati dal 2012 al 2018, ben 6014 sono stati i giovani che hanno beneficiato del contributo affitto del programma Giovanisì“, si specifica nella nota regionale.
«Il rinnovo di questo bando conferma l’impegno della Regione verso le nuove generazioni anche nella parte che riguarda l’autonomia abitativa dei giovani», spiega il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che evidenzia come lo scopo sia «sostenere con un contributo di durata triennale, che varia a seconda della fascia di reddito e della presenza di figli, giovani che vivono all’interno del nucleo familiare di origine ma intendono rendersi autonomi». Il presidente Rossi precisa inoltre che «il sostegno all’affitto fa parte del pacchetto di opportunità che la Regione offre ai giovani attraverso il progetto Giovanisì».
«Potranno partecipare single e coppie sposate, conviventi o che hanno deciso di convivere, di età compresa tra i 18 e i 34 anni», precisa l’assessore regionale alle politiche abitative, Vincenzo Ceccarelli. «È una misura che, oltre a favorire l’autonomia abitativa dei giovani, si aggiunge agli oltre 20 milioni che la Regione garantisce ai Comuni per il sostegno al pagamento degli affitti delle famiglie bisognose».
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