Nella nota della lista civica recentemente entrata in Consiglio Comunale a Collesalvetti si fa riferimento anche alle “note sensibilità nella frazione, emerse già fortemente nel 2015 con la costruzione della centrale a biomasse sulla SS 555 e conseguente costituzione di un Comitato di circa 1000 cittadini“, per poi giungere alla”nostra riflessione (che) è tutta politica, nel merito perché già dal 2013 si è iniziato un corposo abbattimento di Pini a Stagno, come da noi ricordato più volte in campagna elettorale, cui non è mai seguito negli anni successivi un reale programma di ripiantumazione graduale del verde urbano che avrebbe consentito un attecchimento, negli anni, con il risultato di avere sicuramente una reazione diversa della cittadinanza che si è vista “calata dall’alto”, in piena estate, una delibera di Giunta del 2018“.
“Ed è proprio questo il punto politico fondamentale – prosegue la nota di Cittadini in Comune – il non aver fatto passi indietro fermandosi subito ad approfondire la questione , non successivamente al primo taglio e dopo l’assemblea del 25 luglio con la formazione di un altro comitato, affidando poi al Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e agroalimentari dell’Università di Pisa il servizio di controllo della sicurezza ambientale relativo ai 27 esemplari di Pinus Pinea, ancora presenti in via della costituzione, l’esame speditivo puntuale e la valutazione di stabilità con la determinazione N 85 del 02 agosto con una spesa totale comprensiva di iva di 5.000 € ca.“.
“Ci auguriamo – si legge ancora nel documento – che Via della Costituzione sia l’ultimo “provvedimento” frutto di una stagione per la quale abbiamo più volte chiesto totale discontinuità, che è mancata soprattutto nell’assessorato ai Lavori Pubblici. Nonostante questo, guardiamo al futuro sempre in modo costruttivo e ci auguriamo che l‘Amministrazione recepisca le direttive della Legge n° 10 del 2013 e non si applichi solo il principio preventivo della “cautela al risparmio” in nome delle manutenzioni perché cosi non si creano i presupposti per una reale e complessiva politica ambientale, che interessi tutto il territorio comunale, che è quello che noi chiediamo da subito unitamente alle schede VTA per ogni pino presente nei centri abitati. Ci sono esempi e casi concreti in Italia, vedi Lignano Sabbiadoro in provincia di Udine, in cui sono state adottate nuove tecniche di salvaguardia delle radici dei pini, zone dove il vento soffia anche a 100 km/h e dove da monitoraggi successivi delle piante è stato verificato che il 90% delle alberature non solo ha mantenuto la stabilità precedente ma ha anche migliorato i fattori di sicurezza. Si tratta di scelte politiche che sono frutto di programmazione prospettica e spesso semplicemente di buon senso”.
Interpellata da Collenews.it, l’Amministrazione Comunale colligiana non ha inteso replicare.
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