Collesalvetti Nella cornice del “Museo Rinnovato. Percorso espositivo 2019”, promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, sabato 6 luglio 2019, alle 11:00, alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, si terrà la presentazione di “Omnibus 25”, rivista quadrimestrale di cultura e sport, anno IX, n. 25, febbraio 2019, dedicata a “Carlo Servolini, maestro d’arte”.
Questa presentazione, promossa dal Comune di Collesalvetti, fortemente voluta da Francesca Cagianelli, gioca un ruolo fondamentale in relazione al riallestimento del percorso espositivo, in quanto riporta sulla scena museale completamente rinnovata la memoria di Carlo Servolini, in rapporto al quale rivivono oggi, diversamente posizionati, i numerosi protagonisti dei capitoli museali appena inaugurati, prescelti con l’obiettivo di sottolineare le tappe cruciali addirittura di due carriere esistenziali e artistiche: la prima, quello di Carlo, illustrata in particolare da due lasciti prestigiosi, ovvero quello del dipinto di Carlo Wostry, Paesaggio. L’Adamello (1908), e quello di Heinrich Ludolf Verworner, Ragazze al lago (1920), entrambi funzionali alla definizione di quell’affresco storico caratterizzante la poliedrica attività dell’acquafortista livornese, in bilico tra impressionismo, simbolismo ed espressionismo; la seconda, quella del figlio Luigi, contrassegnata dall’imprenditorialità e dalla verve pubblicitaria dello stimatissimo xilografo, la cui lungimiranza promozionale riuscì a costruire attorno alla figura del padre la realtà museale della Pinacoteca colligiana.
Non è un caso che nel Percorso espositivo 2019 abbia preso corpo quel progetto dichiarato da Luigi Servolini all’amico e collega Krimer di un Gabinetto Disegno e Stampe, all’interno del quale, oltre il lascito del corpus grafico del padre, confluirono alcune stampe firmate da quegli incisori di volta in volta contattati e coinvolti in veste di segretario generale dell’IDIT (Incisori d’Italia), prestigiosa associazione nazionale presieduta in origine da Carlo Carrà, suo amico ed estimatore, e quindi da Domenico Purificato. Si profila quindi tra le sale e i corridoi della Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, recentemente riallestiti e conseguentemente battezzati in vista del rinnovato percorso museale, un affresco possente, i cui capitoli si diramano dall’Impressionismo al Simbolismo, dal Futurismo al Novecento, dalla Scuola Romana al Neorealismo, dal Neo-Cubismo all’Informale.
Ed è proprio il fil rouge intercorso con reciproca stima e amorevolezza tra padre e figlio, tra Carlo e Luigi Servolini, che sottende nel percorso espositivo colligiano lo snodo cruciale tra XIX e XX e secolo, ovvero tra tradizione e modernità, oltre che tra la Toscana e l’Europa, dando concretamente alimento a un dinamico e suggestivo connubio tra autobiografia e vocazione artistica di cui i due Servolini furono diversamente artefici nel corso della loro poliedrica attività: Carlo, attraverso le verità nascoste della sua Commedia Labronica delle Belle Arti, piccante riedizione storiografica delle più significative vicende artistiche tra Caffè Bardi e Gruppo Labronico; Luigi, in veste di firmatario di una miriade di articoli, dizionari, pubblicazioni monografiche e mostre, destinati a tracciare indelebilmente una cospicua stagione del Novecento. Non si esita dunque a ribadire che la Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, proprio in ragione dei suoi numi tutelari e della singolarità della sua conformazione, può definirsi “una bandiera del Novecento”, costituita cioè ad hoc per contrassegnarne, attraverso alcuni fondamentali capitoli del XX secolo, un traguardo indefettibile tra storia e memoria.
A un anno dal settantesimo dalla scomparsa di Carlo Servolini, celebrato nel dicembre 2018 in Pinacoteca con un evento promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli coincidente con il Focus e Mostra Dossier dal titolo A Livorno dopo Fattori. Carlo Servolini e Gino Mazzanti: una fratria simbolista al tempo di Enrico Cavacchioli, oggi la presentazione della rivista “Omnibus” 25 incarna sistematicamente le più intime ragioni della mission del museo colligiano, da sempre concepita nei termini di divulgazione e valorizzazione della lunga e articolata stagione umana e artistica di Carlo e Luigi Servolini, attraverso focus, conferenze, laboratori didattici, percorsi permanenti e mostre che recitassero costantemente al pubblico il dialogo intercorso tra i due Servolini e il loro secolo.
Francesca Cagianelli, oltre che curatrice del volume Carlo Luigi Servolini: l’arte, il pensiero, le tecniche (Debatte Editore, Livorno 2004-2005) e della monografia ragionata Carlo Servolini 1876-1948. Dipinti, acquarelli, incisioni (Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2006), ha firmato fino ad oggi numerosi eventi dedicati ai due Servolini, quali la mostra Luigi Servolini da Urbino a Cirene: i luoghi dell’anima, Cagianelli, promossa dal Comune di Collesalvetti (Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, Collesalvetti, 5 dicembre 2008 – 29 gennaio 2009); la mostra Il Primitivismo in Bianco e Nero di Luigi Servolini, anch’essa promossa dal Comune di Collesalvetti (Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, Collesalvetti, 4 maggio – 30 settembre 2009); la conferenza Percorsi grafici nella Pinacoteca Servolini: Aspetti del grottesco nell’incisione del Novecento: il caso Carlo Servolini (Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, Collesalvetti, 9 maggio 2009, nell’ambito del progetto “Amico Museo” 2009); la mostra Gli acquarelli di Carlo Servolini. Le sfumature del simbolo, promossa dal Comune di Collesalvetti (Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, Collesalvetti, 11 aprile – 16 maggio 2013).
La scommessa da raggiungere d’ora in avanti resta quella della divulgazione presso il grande pubblico, e quindi anche on line, di questo importante, ma non ancora sufficientemente celebre artista livornese, nell’ambito della quale la presentazione della rivista “Omnibus” costituisce senza dubbio un punto di partenza strategico.
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