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L’intervista – CHIAPPE (LA SINISTRA DI COLLESALVETTI): «VOTARE NOI PER LA NOSTRA COERENZA E SOBRIETÀ»

Luca Chiappe, candidato sindaco de La Sinistra di Collesalvetti

Collesalvetti In vista delle Elezioni Amministrative di domenica 26 maggio, Collenews.it ha intervistato i vari candidati sindaco per il Comune di Collesalvetti. Questa l’intervista a Luca Chiappe, candidato sindaco de La Sinistra di Collesalvetti.

Chiappe, domenica 26 maggio il Comune di Collesalvetti andrà al voto per il rinnov dell’Amministrazione Comunale. Lei è candidato sindaco de “La Sinistra di Collesalvetti“. Può descrivere, in sintesi, i 5 punti fondamentali del vostro programma elettorale?

«Noi da sempre crediamo nelle cose semplici, quelle che rendono migliore la vita: crediamo che affinché una comunità possa prosperare ed amare il proprio territorio, deve necessariamente essere coinvolta nel suo sviluppo. Pensiamo che la politica debba tornare ad essere lo strumento che aiuta le persone nei loro fabbisogni, invece di servirsene per carriere personali. Essere il sindaco specie di un Comune come il nostro, significa stare con la gente, tra la gente, significa non solo sentire le problematiche, ma ascoltarle. Molto sinteticamente, perché ogni argomento avrebbe poi diverse sfaccettature da analizzare potrei definire i 5 punti essenziali. 1 La partecipazione vera dei cittadini e di tutti i soggetti esistenti come i comitati, le associazioni ecc… alle scelte di governo e trasformazione del territorio. 2 Attenzione al nostro patrimonio storico ed ambientale. 3 Lavorare per uno sviluppo che tenga conto della esigenza di posti di lavoro, ma che abbia al suo centro il rispetto dell’ambiente e della vivibilità. 4 Studiare uno sviluppo turistico rurale coinvolgendo le nostre aziende, capace di dare risposte occupazionali e di valorizzazione delle bellezze artistiche, ambientali, e dei prodotti tipici. 5 Utilizzare la micro urbanistica per ridisegnare le frazioni facendo attenzione alle reali necessità di ognuna di loro partendo da quelle più disagiate specie in termini di servizi».

Punti di forza e punti di debolezza della vostra proposta?

«I nostri punti di forza sono la conoscenza del territorio perché lo viviamo, la trasparenza ed onestà nel dire le cose che sosteniamo, ma anche la coerenza con cui le portiamo avanti, senza cercare di dire per forza quello che può piacere. La nostra presenza in tutte le istanze in cui i cittadini o i lavoratori abbiano avuto bisogno di noi in modo continuativo e non solo in campagna elettorale.  Ricordo che in questa ultima fase, pur non essendo presenti in Consiglio Comunale, sul territorio abbiamo portato avanti battaglie serie come le discariche a cielo aperto (vedi Biscottino) o le denunce sugli sversamenti a Stagno o il sostegno a quei Consigli di Frazione che hanno osato fare il loro lavoro in maniera costruttiva. Punti di debolezza interni alla nostra proposta non ne vedo perché è una proposta sobria, fatta dall’amore per il territorio e per il territorio; l’unica debolezza potrebbe arrivare dall’esterno, se le persone non capissero che per cambiare le cose, serve passione ed impegno e non si può sempre delegare, perché funzioni una partecipazione bisogna essere attivamente partecipi».

Per quali ragioni, a suo giudizio, l’elettore dovrebbe votare “La Sinistra di Collesalvetti”?

«Gli elettori ci dovrebbero votare per la trasparenza e sobrietà del programma, perché è l’unico che non promette niente, perché sappiamo benissimo che in questo momento ogni promessa sarebbe una presa di giro, perché non procediamo per slogan, perché non promettiamo se eletti di farci aiutare a governare (da chi?), perché non promettiamo cose che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto pur essendo tuttora al governo Ci devono votare perché diciamo con fermezza quale sia il punto di arrivo, quale sia il modello di territorio futuro che vorremmo. Ma vogliamo costruirlo insieme e non imporlo. Solo così il territorio sarà di tutti».

Quali saranno le prime 3 azioni concrete che porrà in essere se eletto sindaco?

«Verificare l’organizzazione della macchina amministrativa per capire quali siano le criticità e cercare di migliorarle per riprendere a dare servizi in modo vero. Capire quali siano le difficoltà di bilancio, quali siano i motivi di minori entrate e valutare le spese per cercare modifiche che permettano di liberare o reperire risorse. Senza soldi ogni programma è inutile. Attivare tavoli di concertazione con le categorie dei commercianti, imprese, lavoratori e comitati per avere costantemente il polso della situazione, conoscere in tempo reale le criticità e tentare una soluzione prima del danno. Troppe volte, sia in ambiente che nel mondo del lavoro, si interviene quando il danno e già sul piatto. Prevenire, curare, programmare».

Quale appello finale intende rivolgere agli elettori tramite le pagine di Collenews.it?

«Noi non facciamo i conti in tasca a nessuno, ci limitiamo a fornire le nostre idee mettendo in risalto quelle che possono essere le cose non funzionanti, le scelte a nostro avviso sbagliate e il nostro modo di vedere un territorio. Non abbiamo mai governato direttamente questo Comune, ma quando abbiamo svolto il ruolo di assessore, lo abbiamo fatto in perfetta coerenza con ciò che oggi sosteniamo; ogni atto che ha visto la nostra firma ha sempre avuto attenzione e garanzia per il territorio e i suoi cittadini e non sono solo parole, basta andare a vedere gli atti. Abbiamo sempre creduto nella partecipazione, ed abbiamo fatto di tutto perché questa fosse inserita nello Statuto del Comune, da dove oggi con un atto eccezionalmente scorretto è stata eliminata, ma poi si continua ad andare in giro a professare la partecipazione. Siamo tutti del territorio e non abbiamo ambizioni superiori, vogliamo solamente insieme alla gente recuperare un Comune per lasciare qualcosa di buono ai nostri nipoti. Amiamo il territorio e crediamo talmente in ciò che diciamo che in tempi non sospetti avevo chiesto di poter mettere in piedi un tavolo con forze diverse e rappresentanze dei cittadini per capire se nel bene comune di recuperare questo territorio, si poteva tentare un programma comune che nascesse dal basso, ma questo non è stato possibile. Per la differenza con cui trattiamo gli argomenti, per la differenza con cui pensiamo alla partecipazione, per la coerenza dimostrata nel tempo, per la sobrietà e sostenibilità delle proposte, per la gente del territorio che si è messa in gioco per questo progetto, per tentare un futuro migliore vi chiediamo di darci una possibilità. Votate la Sinistra di Collesalvetti».

diego.vanni@collenews.it

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