“Concepito alla vigilia del Centenario di Vittore Grubicy de Dragon, il Calendario colligiano punta alla divulgazione dell’episodio fondamentale per la storia del divisionismo italiano che coincide con l’irradiazione in sede livornese del credo estetico del maestro lombardo, laddove molti artisti finora ascritti all’entourage del Gruppo Labronico dovranno d’ora in avanti godere di una storicizzazione in orbita grubigyana. Si saldano così finalmente, nell’ottica finora perseguita nell’ambito della programmazione culturale della Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, circuiti solo geograficamente distanti, ovvero quello dell’intellighenzia lombarda primonovecentesca e tutto un humus artistico e letterario toscano che tra Livorno, Pisa, Lucca e Firenze vedrà sbocciare numerosi adepti del verbo divisionista”, si legge in una nota della Pinacoteca colligiana.
“Nello stile e nella mission della Pinacoteca colligiana – si legge ancora nella nota – conferenze e visite guidate tematiche verteranno nel corso del 2019-2010 ad una sorta di iniziazione propedeutica a quella “Nobile Idea” – così come Adriano Baracchini-Caputi amava citarla – che doveva condurre un illuminato esercito di artisti livornesi a trasportare il celeberrimo Trittico dell’amato Vittore all’allora Museo Civico di Livorno, contro il parere di una Commissione ostile. Dopo la conferenza di Francesca Cagianelli, storica dell’arte e conservatrice della Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini“, dal titolo Adriano Baracchini-Caputi e Joséphin Péladan: un’intesa per Leonardo e dopo la conferenza di Giuseppe Argentieri, collezionista e cultore della materia, consigliere di Fondazione Livorno Arte e Cultura, Benvenuto Benvenuti e la dinastia Grubicy. Cronache di un affetto, è ora la volta di Nicola Micieli, critico d’arte toscano, che curerà la terza puntata del calendario, dal titolo: Fausto Ciompi Delle Notti: un divisionista dimenticato sul Lago Verbano“.
“Si tratta di una conferenza davvero imperdibile, in quanto – conclude la nota – riporta sulla scena degli studi un protagonista dimenticato del divisionismo pisano, Fausto Ciompi (Pisa, 1884- Orta, Novara, 1969), detto Delle Notti a partire dal 1925, da considerarsi uno dei tramiti del verbo grubicyano nella Toscana primonovecentesca. La sua carriera artistica, errabonda e poetica, è scandita nel 1906 dal trasferimento a Milano, dove viene circuitato nell’orbita del divisionismo lombardo, fino a privilegiare tappe paesaggistiche scenografiche quanto solitarie quali il Lago Verbano e quello di Carezza, trasfigurate nei suoi dipinti tramite l’inserzione di motivi mitici e soprannaturali“.
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