IL DISCORSO DEL SINDACO «Tutta una serie di associazioni – ha ricordato Bacci dal palco dell’area polivalente – durante l’epoca del fascismo non avevano nemmeno cittadinanza in questo Paese. Non esistevano più gli Scout (erano stati trasformati in un’altra cosa); non mi risulta esistessero associazioni come la Pubblica Assistenza… Figuriamoci se poteva esistere un’associazione di solidarietà con un popolo lontano dall’Italia! Se tutto questo avviene oggi in Italia, avviene perché siamo una Repubblica democratica, costituzionale. E se avviene anche che qualcuno, come accaduto a Milano, abbia la possibilità di srotolare un manifesto nel quale si inneggia a Mussolini, forse questo avviene perché siamo una Repubblica democratica che consente anche troppo. Nessuno rimpiange Mussolini e chi lo fa è ignorante rispetto alla storia di questo Paese, non ci sono altre interpretazioni possibili». Il sindaco ha poi ringraziato chiunque ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa e ricordato anche un altro «appuntamento importante»: quello di luglio relativo alla Liberazione di Collesalvetti.
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