Livorno La Polizia di Stato festeggia il 167° anniversario dalla sua fondazione. Alla cerimonia, questa mattina a Livorno, hanno preso parte numerose autorità civiche (parlamentari, consiglieri regionali, magistrati, prefetto, per Collesalvetti il sindaco Lorenzo Bacci), militari e religiose assieme a noi giornalisti. Il corpo di forza dell’ordine, attivo anche su parte del territorio colligiano, ha dato il via alla cerimonia con la rassegna dei reparti, cui è seguita la lettura di alcuni messaggi da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella; del ministro dell’Interno, il sen. Matteo Salvini e del capo della Polizia, dott. Franco Gabrielli. Immancabile, ovviamente, il discorso del questore di Livorno, dott. Lorenzo Suraci.
Il ministro Salvini, nel suo messaggio letto pubblicamente, si è detto «fiero di indossare i vostri simboli» e «onorato di confermare la volontà del Governo di assumere nuovi poliziotti», così come ha esternato il suo compiacimento per la cattura di pericolosi latitanti e per la lotta ai trafficanti di esseri umani. Il capo della Polizia Gabrielli, dal canto suo, si è soffermato sul ruolo delle donne. Quest’anno infatti ricorre anche il 60° anno dall’istituzione dell’allora Corpo di Polizia Femminile, che ha dato possibilità alle donne di far parte della Polizia di Stato, ricoprendo a pieno titolo ed a tutti i livelli un ruolo fondamentale. Nel suo lungo e significativo discorso, infine, il questore Suraci si è soffermato, fra i molti aspetti, sul tema della droga, apostrofata con parole giustamente durissime: «La società civile, la scuola, le istituzioni devono svolgere un’opera preventiva di educazione, se vogliamo pienamente convincerci di questa urgente necessità basta visitare le comunità di recupero per toccare con mano i drammi per i giovani e le loro famiglie che la maledetta “strega”, la droga, ha loro provocato». Scarica e leggi il Discorso integrale del Questore, dott. Lorenzo Suraci
A seguire, la consegna dei riconoscimenti per meriti di servizio al personale della Polizia di Stato e gli onori ai caduti. E per concludere, l’offerta di un rinfresco all’aperto. Una giornata, insomma, per consolidare il rapporto col territorio all’insegna di quell’ “esserci sempre”, tema della celebrazione e popolare hashtag della Polizia di Stato, che anche quest’anno è stato scelto per sottolineare il ruolo sociale del corpo e l’attenzione che vuole costantemente riservare ai bisogni dei cittadini in materia di sicurezza.
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