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A VICARELLO LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA SI PRESENTA AL PUBBLICO. ECCO CHI CORRE ASSIEME AL PD

Collesalvetti La coalizione di centrosinistra si presenta al pubblico. Le elezioni amministrative si avvicinano: a maggio si voterà anche a Collesalvetti ed ecco “la corsa” delle varie forze politiche a presentarsi all’elettorato. Chi candida il PD, ossia Adelio Antolini, era noto già da tempo: metà gennaio per la precisione. Ma ieri mattina, al Circolo Arci di Vicarello, a presentarsi è stata l’intera coalizione di centrosinistra, della quale fanno parte il Partito Democratico, il Partito Socialista Italiano, MDP – Articolo Uno e la lista Collesalvetti Civica.

Ad aprire la presentazione è stato proprio il candidato sindaco Antolini. Il quale ha esordito spiegando la situazione che si trova davanti lui, come chiunque altro si candidi ad amministrare il territorio.

LA SITUAZIONE «Collesalvetti – ha spiegato Antolini – è un Comune di medie dimensioni, profondamente integrato con il territorio livornese e con quello pisano, dove sono stati realizzati importanti insediamenti produttivi di tipo manifatturiero e di servizio collegati con le grandi infrastrutture logistiche. Il Comune è caratterizzato da frazioni di varie dimensioni e con problemi diversi e specifici. Alcune corrono più di altre il rischio di diventare un “dormitorio” senza una propria vita sociale. La situazione dell’ordine pubblico è sostanzialmente buona fatto salvo l’elevata frequenza di furti e alcuni casi di vandalismo da non sottovalutare. Nel corso degli anni la popolazione è cresciuta grazie al trasferimento di abitanti dalle città vicine, dando al nostro territorio un ruolo di attrattore di residenze».

«Il patrimonio edilizio residenziale – ha proseguito il candidato sindaco – è in gran parte da rinnovare; molte sono le aree residenziali ed agricole utilizzate, ma tante sono anche le aree pianeggianti non urbanizzate. Si registra una ripresa dell’occupazione nei settori della meccanica, dei mezzi di trasporto, dei servizi nella logistica, superiore a quella del territorio livornese. Il capitale umano è tradizionale: pochi laureati, basso tasso di attività e di occupazione femminile. Il turismo è poco presente e concentrato nell’agriturismo. Una parte del territorio è risultato fragile soprattutto in occasione dell’alluvione del 2017, dalla quale, però, sono scaturiti importanti realizzazioni di messa in sicurezza con consistenti investimenti regionali e nazionali».

A dx: il candidato sindaco Antolini

LA PROSPETTIVA Antolini è poi passato ad esporre la prospettiva per il territorio: «è necessario focalizzare i problemi e le potenzialità di ogni singola frazione: sviluppare il patrimonio attuale di associazioni assistenziali, sportive, culturali, ricreative, di salvaguardia e promozione del territorio: aumentare la partecipazione delle associazioni, delle frazioni, dei singoli cittadini nell’identificare problemi, le priorità, definire proposte di soluzione e attuarle in modo compatibile con la necessità di un bilancio economico del comune in equilibrio. È necessario tutelare il territorio sia dal punto di vista ambientale, di decoro urbano, di manutenzione delle infrastrutture e di ordine pubblico: promuovere uno sviluppo armonico che coniughi incremento dell’occupazione e difesa ambientale. Per questo occorre un nuovo slancio della macchina amministrativa comunale, che sappia valorizzare competenze, professionalità e gradi di responsabilità per fornire servizi in modo più efficiente, attivare collaborazioni con soggetti pubblici e privati».

LE PRIORITÀ  Antolini è poi passato ad elencare le priorità per il territorio: «prevedere organismi di partecipazione strutturati e specifici per le associazioni che possano essere di stimolo e coordinamento dell’attività amministrativa nei settori dove esse operano: assistenziale, sportivo, ricreativo e culturale, difesa e promozione del territorio. Rivedere ruolo e poteri dei Consigli di Frazione identificando se e come posso generare partecipazione attiva e concretamente migliorare la vivibilità del territorio. E ancora: informare la cittadinanza sul valore, ma anche sui vincoli, conseguenti all’equilibrio del bilancio del Comune, del contenimento della pressione fiscale e del contrasto all’evasione fiscale».

Sempre in tema di priorità il candidato sindaco del centrosinistra ha indicato: «fare una programmazione urbanistica per residenze, attività produttive, scuola, sport con la definizione di un nuovo piano strutturale, che partendo anche dalle elaborazioni già in essere, dalla normativa nazionale e regionale disegni le prospettive del nostro Comune negli anni futuri. Promuovere rapporti con l’Università pisana e con i poli scientifici e tecnologici per sviluppare le filiere produttive più significative (logistica, agricoltura, agriturismo). Verificare e razionalizzare l’offerta di istruzione esistente. E ancora: completare gli interventi avviati sull’edilizia scolastica; sostenere le fasce più deboli per il diritto alla casa, i servizi al cittadino, l’inclusione sociale con interventi in grado di attenuare e laddove possibile superare i gravi squilibri attualmente esistenti e le nuove condizioni di povertà, rafforzare i servizi socio-sanitari. Dal punto di vista infrastrutturale e produttivo ovviamente il riferimento non può che essere il Porto di Livorno e il suo sviluppo con la realizzazione di interventi di potenziamento e rafforzamento di servizi per nuovi traffici internazionali (Darsena Europa ecc.). Fondamentale sarà improntare le scelte dell’Amministrazione sempre più ad una economia circolare».

E ancora: la sostenibilità ambientale; la mobilità sul territorio comunale; la definizione di un piano pluriennale di manutenzioni stradali e di interventi rivolti al decoro urbano, alla realizzazione di nuove aree pubbliche per la comunità, l’incontro tra generazioni, lo sport ed il tempo libero. E il completamento degli interventi in corso rivolti alla difesa idraulica e ambientale del territorio e delle frazioni ed il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti in linea con gli obiettivi previsti dalla legge attraverso percorsi di partecipazione e forme di sperimentazione graduale.

Ma fra i punti programmatici elencati da Antolini, anche la promozione del controllo di vicinato, come esempio di cittadinanza attiva, per il contrasto dei furti e degli atti vandalici; l’istituzione del vigile di frazione per un presidio più efficace del rispetto delle regole della convivenza e prevenzione di situazioni di degrado  (ad esempio smaltimento irregolare dei rifiuti). E la «continuità nell’azione di contrasto della prostituzione avviato dall’Amministrazione uscente».

Infine, «il miglioramento dell’efficacia (capacità di raggiungere gli obiettivi) e dell’efficienza (impiego delle risorse necessarie per raggiungerli) della pubblica amministrazione comunale, che è fondamentale per qualsiasi programma di governo del territorio». «Queste – ha concluso Antolini – vanno perseguite: aumentando l’attenzione del persone sugli obiettivi da raggiungere oltre che ovviamente alle corretta applicazione delle normative; prestando attenzione e migliorando l’ambiente di lavoro; migliorando la professionalità e le competenze attraverso opportuni piani di formazione; definendo e concordando chiaramente le priorità su cui lavorare e sviluppando la capacità di lavorare e creare reti di collaborazione con enti e soggetti esterni all’Amministrazione Comunale».

Oltre ad Antolini, sono intervenuti anche altri esponenti politici della coalizione. Marco Susini (di MDP – Articolo Uno) ha sottolineato la necessità dell’unità «per evitare l’offensiva grillina e della destra». Aldo Repeti (del Partito Socialista Italiano) ha evidenziato, facendo eco a Susini, la necessità di «arginare fenomeni come quelli che si sono verificati a Livorno e Cascina». Dario Fattorini (di Collesalvetti Civica) ha riassunto le parole d’ordine della lista da lui capitanata: «località e concretezza». Infine, Paolo Nanni (del Partito Democratico) ha ricordato che «negli anni il centrosinistra ha traghettato il territorio dalla sua dimensione solamente agricola verso l’intreccio con quella industriale».

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