Tanto vale il nuovo DODS per la Toscana (Documento operativo di difesa del suolo) che raccoglie gli interventi attuati dagli Enti locali e le attività di manutenzione dei Consorzi di Bonifica: tutto in un’unica cornice di riferimento che definisce attività e risorse in un programma omogeneo per i prossimi mesi. Nei prossimi giorni è previsto a Firenze un incontro con i soggetti attuatori per illustrare le modalità di realizzazione degli interventi.
CATEGORIE DI INTERVENTI Cinque le categorie di lavori previsti: le opere idrauliche ed idrogeologiche progettate o realizzate dalla Regione, le opere idrogeologiche direttamente connesse e funzionali alla viabilità comunale realizzate dai Comuni; le opere idrogeologiche direttamente connesse e funzionali alla viabilità provinciale realizzate dalla Città metropolitana di Firenze o dalle province; le eventuali opere per la cui progettazione e realizzazione la Regione si avvale dei Consorzi di Bonifica e le attività finalizzate all’implementazione ed al miglioramento delle informazioni e della conoscenza in materia di difesa del suolo. Sessanta cantieri e 43 progetti per un totale di 103 interventi finanziati, di cui 66 per ripristino e consolidamento dopo frane e 37 di opere idrauliche.
«Stiamo mantenendo e rafforzando l’impegno assunto per una politica organica ed efficace per la difesa del suolo in Toscana– così l’assessore regionale Federica Fratoni – grazie al metodo del cosiddetto passo del montanaro, precisi interventi cadenzati e costanti. Nonostante i continui tagli alle risorse, la Regione non ha smesso di finanziare interventi per mitigare i rischi o gli effetti prodotti da frane e alluvioni. Anzi, per quest’anno e i prossimi due, prevediamo in tutta la Toscana opere e progetti per quasi 30 milioni di euro».
LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE Ecco come sono ripartite le risorse: 3.563.000 euro per 20 interventi (tra cantieri e progetti) di competenza della Regione Toscana; 18.560.000 euro per 67 interventi (tra cantieri e progetti) realizzati da Comuni; 515.000 euro per interventi (tra cantieri e progetti) realizzati dalle Province; 7.700.000 euro per opere per la cui progettazione e realizzazione la Regione si avvale dei Consorzi di Bonifica; 285.000 euro per attività finalizzate all’implementazione e le il miglioramento delle informazioni e conoscenza in materia di difesa del suolo. “Dal 2011/2012 la Regione – si legge in un comunicato della stessa – spende ingenti risorse ogni anno per la riduzione del rischio idraulico in Toscana”.
«In questa materia, così delicata su un territorio complesso – continua l’assessore Fratoni – non bastano pochi anni per raggiungere un obiettivo adeguato. Grazie al percorso intrapreso sarà possibile in ulteriori dieci anni dare ai toscani la sicurezza che si meritano. Per questo è necessario che non solo la Regione ma anche lo Stato e gli enti locali facciano la propria parte per dare risposte alle criticità del territorio. A questo proposito incontrerò personalmente tutti i soggetti attuatori per accertarmi che gli interventi vengano fatti e nei tempi previsti».
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