Collesalvetti.«L’allenatore e la ballerina», una storia di calcio, amore e persecuzioni, dedicata a Ernö Erbstein, allenatore della Lucchese e del Grande Torino, ebreo, sopravvissuto alle deportazioni nazifasciste per poi morire sulla collina di Superga il 4 maggio 1949 ed a Susanna Egri, sua figlia (Egri è un altro nome della famiglia Erbstein), notissima ballerina e coreografa. Questo quanto proposto dalla Sala Spettacolo “Dino Formichini” di Collesalvetti in occasione della “Giorno della Memoria“, domenica 27 gennaio. Un evento all’insegna della memoria storica e perciò denso di significato politico (nel senso più proprio del termine). E infatti non è mancata la presenza in sala del sindaco Lorenzo Bacci.
«Una serata densa di significato per il Giorno della Memoria – ha commentato il primo cittadino colligiano – vissuto insieme a tanti bimbi delle nostre scuole accompagnati dalle insegnanti Cristina, Laura, Luisella e Virginia: a loro va il mio sentito ringraziamento per il percorso di studi fin qui intrapreso per preparare i bimbi delle classi quinte, ai quali come ogni anno abbiamo donato una copia del Diario di Anna Frank. Grazie al bellissimo spettacolo messo in scena dall’eccezionale compagnia di attori diretti da Nicola Fanucchi ed al cammeo di Mario Menicagli e del suo violino».
«Attraverso la riscoperta di un grande protagonista del calcio degli anni ’30 e ’40, Erno Erbstein, allenatore della Lucchese più forte di tutti i tempi e in seguito col “grande Torino” – tragicamente scomparso nell’incidente di Superga – e di sua figlia Susanna Egri, poi ballerina e coreografa di fama mondiale, abbiamo rivissuto la cronaca di quei terribili anni, in cui le deportazioni determinavano dall’oggi al domani il futuro di donne e uomini come noi, di donne e bambini come i nostri. Una parentesi a parte per il nostro concittadino Giovanni Ughi, che ha vissuto sulla propria pelle i campi di prigionia nazifascisti e che anche quest’anno, come sempre, ci ha accompagnato con la sua preziosa testimonianza. Grazie infine ai tanti cittadini presenti sia alle 17 che alle 19:30, alle insegnanti ed ai bambini, il nostro futuro: vederli a fine spettacolo fermarsi per fare domande al regista e agli attori è stato davvero emozionante».
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