Cittadini in Comune la definisce, in un comunicato, una “notizia allarmante“: “l’Asl – si legge in un comunicato stampa dell’associazione lista civica – per riorganizzare il servizio di emergenza sanitaria 118 riduce i medici a disposizioni da 4 a 1, quindi rimarranno a disposizione dei casi urgenti, che si verificano tutti i giorni, una sola auto con a bordo un medico e un infermiere. Il medico potrebbe però essere sostituito da un “sanitario” ovvero due infermieri per coprire un territorio che va da Cecina a Stagno includendo l’entroterra colligiano”.
Il Dott. Enrico Frontini, presidente di Cittadini in Comune per Collesalvetti commenta così la notizia: «È l’ennesimo colpo inferto al Sistema Sanitario Nazionale che dal Governo Monti in poi ha subito un de-finanziamento progressivo fino ad arrivare alla cifra del 6.3% del PIL. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che sotto il 6.4% non è possibile assicurare l’assistenza sanitaria universale, come sancisce la nostra Costituzione». «Inoltre – continua Frontini – lo sappiamo bene perché il 41% delle famiglie italiane ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria o perché il ticket era troppo alto oppure perché la lista d’attesa era troppo lunga. Di conseguenza la gente si rivolge sempre più al sistema privato, quindi deduce le spese sanitarie dalle tasse e pertanto riduce ulteriormente il gettito necessario a finanziare la sanità pubblica. Tutti gli studi sui sistemi sanitari confermano che la sanità pubblica è più efficace e meno costosa di quella privata, tenuto pure conto di tutte le inefficienze possibili e immaginabili». Conclude il noto medico colligiano: «La causa più comune che getta improvvisamente una famiglia nella povertà è una malattia grave di un membro della famiglia. Quindi i tagli alla sanità sono causa di povertà. Ci sembra contraddittorio garantire il reddito di cittadinanza e poi togliere le cure gratuite alla gente».
Giuseppe Cintio, volontario SVS e socio di Cittadini in Comune per Collesalvetti aggiunge alle parole del pediatra: «Quello del servizio 118 è l’ennesimo esempio di questo silenzioso e volutamente nascosto attacco alla sanità pubblica. L’attuale Governo ha promesso di investire un miliardo in più nella Sanità Pubblica, ma questo non copre nemmeno l’aumento dei costi, così i medici vengono licenziati, i Pronto Soccorso sono sopraffatti e qualcuno potrebbe anche lasciarci la pelle per la mancanza di un soccorso tempestivo. Chi come me fa volontariato in questo settore sa quanto già ora sia difficile riuscire a garantire un servizio all’altezza per le esigenze di un territorio così vasto e composto da piccole frazioni, passare da 4 mezzi di soccorso ad uno soltanto è impensabile».
Cittadini in Comune per Collesalvetti vuole sottolineare con queste testimonianze dei propri soci la “gravità di questo fatto e l’importanza di non restare indifferenti rispetto ad una così rilevante sottrazione di diritto“. Il Comune di Collesalvetti ha fatto partire una raccolta firme. L’invito di Cittadini in Comune per Collesalvetti è di sostenerla tutti insieme firmando secondo le modalità messe a disposizione dal Comune (leggi qui).
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