Grazie all’anagrafe vaccinale regionale informatizzata, aziende sanitarie e scuole, nell’ambito del SISPC (Sistema informativo della prevenzione collettiva), sono in grado di conoscere la situazione vaccinale dei bambini e quindi di richiedere per iscritto alle famiglie dei bambini non in regola la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni, oppure l’esonero, l’omissione o il differimento delle vaccinazioni stesse, o ancora prenotare l’appuntamento per fare la vaccinazione. Alle famiglie dei bambini che non risultano in regola con le vaccinazioni viene dunque trasmesso un invito scritto per effettuare la vaccinazione.
Quanto alla prenotazione delle vaccinazioni, nel caso la data dell’appuntamento sia inferiore a 20 giorni, la Asl registra la data nel SISPC, in modo da regolarizzare la posizione del bambino fino alla data dell’appuntamento; invece nel caso in cui la data dell’appuntamento superi i 20 giorni lavorativi, la Asl contatta telefonicamente la famiglia per proporre un appuntamento più ravvicinato. Nel caso in cui il bambino non si presenti al nuovo appuntamento, la famiglia verrà ricontatta per proporre un’ultima data. La famiglia dovrà essere chiaramente informata del fatto che la mancata presentazione a questo secondo appuntamento sarà considerata “rifiuto vaccinale”, e conseguentemente verrà comunicata l’inadempienza alla scuola, per gli adempimenti di competenza.
“Una procedura, questa – si legge in una nota della Regione – che ha lo scopo di dare un’ultima opportunità ai genitori che ancora non hanno vaccinato i propri figli, perché provvedano rapidamente alla vaccinazione.
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