Collesalvetti
L’incontro, che segue altri eventi organizzati a Stagno e a Nugola, ha destato grande curiosità e sollecitato una notevole partecipazione. Si è parlato infatti di Bitcoin, il mondo delle criptovalute. Gli organizzatori hanno messo in evidenza come vengano costruite vere e proprie fake news e dichiarazioni fuorvianti su questo argomento anche da importanti esponenti della politica («che si spingono con l’idea di lanciare proprie criptovalute come il sindaco di Napoli»).
Il relatore Diego Dal Canto (che segue da alcuni anni con passione questo mondo in continua evoluzione ed è co-organizzatore del MeetUp Pisa Bitcoin, che quest’anno parteciperà all‘Internet Festival con un laboratorio aperto al pubblico dedicato alle criptovalute il 12 ottobre) ha cercato di coinvolgere i presenti raccontando l’affascinante concetto di Bitcoin come “Oro Digitale“ ovvero un bene digitale, scarso come l’oro appunto, cosa poco intuitiva in quanto siamo tutti abituati a pensare ai beni digitali come qualcosa che si possa copiare e riprodurre facilmente e senza costo, l’esatto opposto di Bitcoin che rappresenta quindi una invenzione dirompente nel mondo digitale. La scarsità è stato un tema centrale della presentazione. Secondo Dal Canto infatti «è questo l’elemento decisivo che dà valore a questo bene astratto altrimenti privo di qualsiasi utilità: le monete emesse dalle banche centrali possono essere stampate a piacimento provocando l’inflazione ovvero la perdita di potere d’acquisto (una sorta di tassazione indiretta) portando anche a fenomeni estremi e drammatici come l’iperinflazione in Venezuela oggi, dove la moneta dello Stato è diventata letteralmente carta straccia».
Un bene scarso, come l’oro ad esempio, mantiene il suo valore perché non può essere moltiplicato a piacimento perché è scarso in natura o difficile da produrre. Sarà il Bitcoin la “moneta di internet” o una magica versione digitale dell’oro, con tutte le implicazioni che ha avuto la digitalizzazione di beni nel mondo in cui viviamo? Queste sono alcune delle domande aperte, spunti di riflessione che sono stati lasciati al pubblico. Lo scopo dell’incontro non era assolutamente infatti fare promozione di Bitcoin o altro, né tanto meno dare consigli finanziari, ma stimolare una profonda riflessione su un tema complesso, che richiede tempo, fatica, competenza ed umiltà per essere compreso e giudicato. Tutte caratteristiche – evidenziano da “Cittadini in Comune” – che dovrà avere chi si troverà ad amministrare un territorio complesso appunto come quello di Collesalvetti. Per gli organizzatori si è trattato dunque di un esercizio su un tema di grande attualità che forse non ci tocca (ancora?) nella vita di tutti i giorni, utile per affrontare insieme i problemi che ci sono ben più vicini, a cui siamo più sensibili e che invece competono direttamente l’amministrazione del territorio.
Il prossimo appuntamento sarà a Guasticce in ottobre e sarà dedicato al turismo e alla valorizzazione del patrimonio pubblico. Per “Cittadini in Comune“«una nuova occasione di partecipazione da non perdere».
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