IL POST DEL SINDACO BACCI Così il sindaco sul noto Social Network: «Sto leggendo, basito, alcune strane polemiche nei confronti dell’Amministrazione Comunale in merito all’assegnazione dell’Eremo della Sambuca in gestione alla Parrocchia di Valle Benedetta. Vorrei tanto sperare che siano polemiche basate sul fatto che non si è tenuto conto di un aspetto basilare: l’Eremo della Sambuca infatti non è una struttura di proprietà del Comune di Collesalvetti».
«Ribadisco – prosegue il post – quanto già detto in precedenti post: il Comune di Collesalvetti, oggi, in presenza di una notizia come quella del ritorno alla vita di questa struttura non può che essere felice perché, pur non essendone proprietario, vede sorgerla sul proprio territorio e, data la valenza storica che ha il suo recupero, si può oggettivamente parlare di un risultato positivo per tutta la nostra comunità. “L’antico romitorio – come si legge sul sito del FAI – risale nel suo nucleo più antico al 1100. Dal 1390 l’Eremo prese il nome di Santa Maria della Sambuca e vi si stabilirono i frati penitenziali Gesuati (…) DAL 1950 EDIFICIO DEMANIALE, l’Eremo è stato in parte ristrutturato (…)”».
«Ecco svelato l’arcano! Il bene non è del Comune, ma del DEMANIO REGIONALE, affidato in gestione all’Unione delle Colline Metallifere, ente che ricevuta la manifestazione di interesse da parte della Parrocchia della Valle Benedetta, ha pensato bene di procedere in tal senso comunicandolo preventivamente anche alla nostra Amministrazione (non risultano altre manifestazioni di interesse ufficiali pervenute in anni e anni a questa Amministrazione e, che io sappia, nemmeno a Provincia o Regione). Per noi, lo ripeto, è una grande cosa. E, come ho potuto notare dai tanti commenti positivi di appassionati delle nostre colline, amanti della natura, scout e genitori di scout etc., lo è anche per tantissimi altri. E non solo perché la struttura tornerà a vivere, ma perché lo farà ripartendo da quella che è la propria vocazione storica originaria, legando storia, paesaggio, ambiente e spiritualità».
«Ecco, credo di non dover tornare più sopra questa cosa, se non per valorizzare i risultati ulteriori che la gestione della Parrocchia della Valle Benedetta, alla quale vanno i miei più sinceri auguri, riuscirà a conseguire nel prossimo futuro. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo prezioso risultato. Peccato per chi – anche in una vicenda come questa, attesa da anni – non ha evidentemente trovato niente di meglio da fare che usarla a fini politici/partitici per inaugurare una campagna elettorale in vista delle prossime amministrative che – se le premesse sono queste – temo sarà molto poco costruttiva. Buona rinascita alla Sambuca!».
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