«Oggi – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – prende avvio un percorso, che sarà non breve e non semplice, ma che, grazie anche al lavoro che potranno garantire i Comuni, permetterà alla Toscana di ridurre le situazioni di rischio idraulico indotte dai tombamenti dei corsi d’acqua».
Quattro essenzialmente i criteri in base ai quali verrà stilata la graduatoria. Primo fra tutti la “cantierabilità” dell’intervento, ovvero se esiste già un progetto esecutivo o siamo al livello di progetto definitivo o preliminare. Quindi il numero di vite umane e beni esposti al rischio idrogeologico legato alla copertura di un corso d’acqua. Terzo, i benefici che l’intervento porterà sul territorio nel quale questo ricade e ultimo, la possibilità di cofinanziamento da parte di un’Amministrazione Comunale.
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