A rompere il ghiaccio il tenore Giovanni Cervelli (che si è cimentato con arie di Verdi e Puccini). Voce pulita, si è mostrato sicuro negli acuti, definiti giustamente dalla giuria “folgoranti”. A seguire, è stata la volta di Beatrice Amato, mezzosoprano, che ha cantato brani di Saint-Saëns e Donizetti. La Amato ha mostrato una voce delicata, non troppo scura ed elegantemente vellutata. E ancora: il soprano Iliana Geneva, che ha scelto Mozart e Puccini per sottoporsi al giudizio tecnico-artistico della giuria. Voce ben impostata, la Geneva, si è mostrata sicura nei bassi e ha esibito un’arte scenica molto sobria.
Penultimo a salire sul palco è stato il giovane tenore Giulio Ceccarelli, che si è cimentato brillantemente con Mozart, sia nella prima che nella seconda parte. Come è stato giustamente sottolineato da parte dei giurati, un repertorio che gli calza a pennello. Ceccarelli ha mostrato un’ottima padronanza della voce e ha brillato per la gestualità dell’arte scenica, come richiesto dal tipo di canto, squisitamente teatrale. Infine, è stata la volta del soprano Francesca Maionchi, che ha scelto Mozart e Puccini come compositori da portare in scena per mostrare le proprie doti vocali alla giuria. Non è riuscito a venire dalla Cina, invece, un basso che avrebbe dovuto cimentarsi con un’aria di Bellini e una di Mozart.
In giuria, l’immancabile Nicola Lischi (agente lirico), al quale Mario Menicagli ha consegnato un dono in segno di riconoscimento per la costante presenza sin dal debutto del talent show; Roberto Del Nista (giornalista e critico); Vanna Rosellini (logopedista e vocologa artistica) e Fulvio Venturi (critico musicale).
FOTOGALLERY DEI CANTANTI
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