IN CASA PD E “A SINISTRA” Il Partito Democratico dovrà tentare di recuperare il recuperabile in termini di consensi, di riagganciare i rapporti col proprio (ormai ex) elettorato e anche di recuperare i rapporti sia con la Sinistra che con quelle realtà del territorio che si sono sentite trascurate in questi anni. Ma la manovra è più che ardua. Quanto ai rapporti con i partiti a Sinistra, ormai sembrano più che logori dopo il dispiegarsi dell’era renziana. Legittimamente la Sinistra Radicale ha una propria visione del mondo e del futuro, mentre altrettanto legittimamente Matteo Renzi ha la propria, antitetica alla prima. Il renzismo – chi scrive non condivide l’opinione del sindaco Bacci, che a Collenews.it lo ha bollato solamente come una «categoria giornalistica» – si è infatti incarnato anche a Collesalvetti. E se è vero che nel Partito Democratico c’è già chi chiede a gran voce di “tornare a Sinistra“, chi si batterà anima e corpo per un netto cambio di passo, è pur vero che “politicamente si vota domani”: in altre parole: il tempo per una ricucitura dei rapporto appare veramente troppo stretto e c’è il rischio concreto che l’elettorato la percepisca come una manovra di Palazzo per assicurarsi da parte dei partiti della Sinistra (che dunque potrebbe decisamente non volere l’operazione) qualche assessorato e come un disperato tentativo in extremis per evitare una bruciante sconfitta da parte del PD. Al netto di questo, va da sé che molto si giocherà, per i dem come per gli altri, sul nome che verrà speso come candidato alla carica di primo cittadino colligiano.
I CINQUE STELLE dal canto loro devono evitare l’errore di considerarsi automaticamente vincitori anche alle Amministrative di Collesalvetti. Una tale convinzione potrebbe essere infatti loro fatale. Certo: una cosa come quella del 4 marzo scorso non si era mai vista, ma bisogna considerare che quella nazionale è diversa dalla dimensione locale. Tradotto: chi ha votato Cinque Stelle alle Politiche non è detto automaticamente replichi alle Comunali. Potrebbe, questo elettore tipo, aver voluto spazzare via la classe renziana, ma volere altro a livello locale colligiano. Come è peraltro assolutamente ipotizzabile che questo elettorato abbia sia voluto spazzare via la classe renziana a livello nazionale che punire l’Amministrazione Comunale colligiana assestandole un duro colpo per scelte locali che essa ha fatto. Possibile, ma non scontato nel segreto dell’urna. Ecco allora che i Cinque Stelle dovranno ben guardarsi dal considerarsi automaticamente vincitori anche alle Comunali 2019. Dovranno sin d’ora lavorare per un candidato sindaco credibile e forte, altrimenti l’entusiasmo del 4 marzo potrebbe per loro tramutarsi in amarezza profonda l’anno prossimo.
NEL CENTRODESTRA infine, l’ago della bilancia è chiaro si sia spostato sulla Lega, che verosimilmente sarà essa stessa a voler “dare le carte” nella coalizione per le Amministrative 2019. Ma necessiterà anch’essa, se vuol replicare la buona performance elettorale del 4 marzo scorso, di strutturarsi bene sul territorio colligiano. Vale dunque, anche per il Carroccio, quanto detto per i pentastellati: chi ha votato Lega alle Politiche non è detto automaticamente replichi alle Comunali. Temi concreti, squisitamente locali e un candidato sindaco espressione del territorio: su questo si gioca la partita politica della Lega a Collesalvetti per il 2019.