Fiaschi, il vostro partito ha totalizzato un risultato storico su questo territorio, da sempre fedele al PD ed al Centro Sinistra. Ve lo aspettavate?
«Sicuramente non ci aspettavamo un risultato di questa portata ma, indubbiamente, eravamo coscienti di essere molto più forti rispetto all’ultima tornata elettorale, anche se non pensavamo di arrivare a questi numeri».
Cosa cambierà adesso negli equilibri politici di Collesalvetti?
«Questa domanda andrebbe posta a chi attualmente amministra questo territorio. Se fossero capaci di farsi un esame di coscienza si accorgerebbero che diversi cambiamenti sono necessari. Se non lo faranno e aspetteranno ancora, la loro situazione peggiorerà sempre di più. Purtroppo dopo la dichiarazione post voto data dal loro segretario nazionale, una dichiarazione da camicia di forza, in cui dava la colpa di questa sconfitta da loro subita ai cittadini, non vedo futuro per loro. Anche i cittadini di Collesalvetti li hanno giudicati, seppur questo giudizio sia passato attraverso il risultato delle Politiche e non delle Amministrative. Indubbiamente i cittadini un segnale forte lo hanno dato e non credo che questo sia frutto soltanto dei loro demeriti, ma anche dei nostri meriti e per come ci siamo posti in questi anni sul territorio. I nostri numeri infatti sono al pari di quelli ottenuti dal Movimento Cinque Stelle su base nazionale, mentre, nelle tornate precedenti, noi a Collesalvetti non eravamo mai riusciti ad ottenere la stessa percentuale del nazionale, ma eravamo sempre stati molto più bassi. Questa volta invece siamo al pari della media nazionale e questo è un dato derivante non solo dai demeriti del PD quindi, ma – lo ribadisco – anche dal modo in cui noi ci siamo posti sul territorio e per come abbiamo dialogato coi cittadini».
A livello nazionale che scenario si prefigura secondo lei?
«È presto per dirlo. Il Movimento Cinque Stelle a livello nazionale ha definito chiaramente quello che è il proprio programma e come prima forza politica in Italia abbiamo tutto il diritto di essere interpellati per la formazione di un nuovo Governo. Abbiamo detto che non faremo assolutamente alleanze o cose simili in quanto il nostro programma ed il Governo sono quelli prestabiliti e presentati ai cittadini. Così come ha ribadito il nostro candidato premier Luigi Di Maio, noi siamo comunque disposti a parlare con chiunque voglia collaborare mettendosi in discussione con umiltà, comprendendo che il Paese ha bisogno di un cambiamento forte, poiché i cittadini attraverso il voto hanno chiesto questo. Noi siamo quindi disposti a dialogare con tutti quelli che seguendo il nostro programma vorranno portare avanti un Governo per cambiare le cose nel nostro Paese».
E qualora il Presidente della Repubblica non conferisse a voi l’incarico di formare il nuovo Governo?
«Siamo fiduciosi che il Presidente si comporti con la sensibilità ed autorevolezza che ha sempre dimostrato».
Questo risultato potrebbe prefigurare una vittoria del Movimento Cinque Stelle a Collesalvetti alle prossime Comunali?
«I numeri ci sono tutti. Ci è stato detto che noi ad oggi non avevamo ancora presentato una figura che potesse ambire a fare il sindaco nel nostro territorio, ma noi a tal proposito stiamo lavorando al nostro interno. Posso solo dire che tra noi sicuramente non abbiamo persone che pensano “alla poltrona”. Chi la pensa così infatti viene messo da parte ed esce fuori. Sul territorio abbiamo già avuto esempi in questo senso: chi ambiva “alla poltrona” è stato costretto ad uscire ed adesso è passato al PD ed ora la sta cercando in quel contesto. Quindi da noi le poltrone non le cerca e non le trova nessuno. Continueremo a lavorare al nostro interno e chi verrà al momento opportuno indicato dal nostro Meet Up come candidato sindaco lavorerà insieme a tutti gli altri per cambiare le cose in questo Comune, che ne ha indubbiamente bisogno. Il nostro è un territorio degradato sotto tutti i punti di vista: a livello ambientale, sociale, urbano, occupazionale… Questo non lo diciamo solo noi, ma ce lo dicono i cittadini. Noi siamo pronti ed i numeri che sono usciti fuori domenica ci danno una responsabilità maggiore, per metterci al servizio, per lavorare e dare le risposte che i cittadini chiedono».
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