In particolare – fanno sapere dal Municipio – ci si propone di valutare: interventi sul cambio della categoria di intervento degli edifici esistenti sia di tipo residenziale sia di tipo produttivo; interventi in ambito insediativo su aree di trasformazione sia urbana sia produttiva; interventi di ri-pianificazione su aree attualmente non pianificate per le quali è avvenuta la decadenza di legge per decorrenza quinquennale; modifica e ri-pianificazione di aree della configurazione sia urbana che produttiva.
E ancora: interventi per la creazione di aree peep; interventi volti alla riqualificazione di aree degradate e volti alla sistemazione infrastrutturale; interventi volti al superamento di pericolosità idraulica; interventi volti alla creazione di nuovi standard urbanistici; modifica di funzioni di specifiche aree produttive; modifica alle NN.TT.A.
Saranno sicuramente non valutabili interventi non conformi agli strumenti sovra ordinati come il Piano Strutturale, il PIT e la pericolosità idraulica. «Mettiamo in campo uno strumento importante – così l’assessore all’assetto del territorio – per dare risposte alle tante proposte dei cittadini e per risolvere alcune questioni urbanistiche importanti».