Il documento si pone l’obiettivo di consolidare la presenza in Toscana di Magna closures, sviluppandone l’attività che ad oggi dà lavoro nella nostra regione a 562 addetti e che negli ultimi anni, in seguito ad una contrazione del mercato, ha anche fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. Adesso però prevede di poter raggiungere nuovamente i livelli occcupazionali e produttivi pre-crisi, ripartendo con piani di espansione. Ed in questo percorso, così come prevede il protocollo appena firmato, sarà supportata dalla Regione Toscana.
L’amministrazione regionale è infatti interessata, così come ha ribadito il suo presidente, a promuovere tutte quelle iniziative in grado di rafforzare la competitività del territorio attraverso iniziative di sviluppo e ricerca e di trasferimento tecnologico, anche attraverso sinergie con l’università.
Se da un lato Magna Closures si impegna a perseguire obiettivi di sviluppo e consolidamento della sua attività in Toscana, qualificando il proprio personale e e sviluppando prodotti più avanzati in una logica di filiera con il sistema universitario e con le imprese del proprio indotto, la Regione mette a disposizione della multinazionalele proprie competenze per favorire l’accesso ai bandi regionali in grado di sostenere gli investimenti e l’attività di ricerca e sviluppo, oltre alla formazione del personale.
Il Protocollo, che ha la durata di 2 anni, sarà monitorato nei suoi esiti da un comitato congiunto. Il presidente della Regione ha sottolineato come, grazie al protocollo, l’azienda effettuerà investimenti per circa 2 milioni di euro in innovazione tecnologica. Di questi la Regione ne metterà a disposizione 1 milione a fronte di un impegno da parte della Magna ad assumere 27 lavoratori. Si tratta di un concreto accordo reciproco in direzione dello sviluppo e della crescita, produttiva e dell’occupazione. Prima della firma il presidente della Regione ha incontrato la rappresentanza sindacale unitaria per ascoltare le loro valutazioni sulla situazione aziendale e per illustrare i contenuti del Protocollo d’intesa.