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UNA PICCOLA PIAZZA SAN PIETRO A STAGNO VECCHIO: LA SCULTURA DELLO STAGNINO MARCO CECCONI

Stagno Una miniatura che riproduce fedelmente Piazza San Pietro in Vaticano e il suo celeberrimo colonnato firmato Gian Lorenzo Bernini. È quanto realizzato dallo stagnino Marco Cecconi in occasione delle ultime festività natalizie. La scultura è ancora in esposizione nel cortile esterno della Parrocchia di San Leonardo a Stagno Vecchio. Collenews lo ha intervistato chiedendogli com’è nata l’idea di costruire un qualcosa di così originale e i dettagli tecnici che stanno dietro alla realizzazione dell’opera.

 

Cecconi, come le è venuto in mente di realizzare questa scultura?
 
«Quando ci furono le ultime elezioni, conobbi al seggio elettorale una illustratrice, Alice Barbieri, che ha realizzato una illustrazione aerea di Piazza San Pietro che pure è qui esposta. Così mi è venuto in mente di tirar su questa riproduzione in miniatura del celebre colonnato e della Piazza. Poi ho presentato l’idea a Maurizio Giglioli e a tutti gli altri del gruppo paesano di San Leonardo che mi hanno aiutato sia moralmente che economicamente per la realizzazione di quest’opera. Questa scultura la considero come una cosa che ho fatto per la comunità di Stagno Vecchio, ma anche come una sfida con la quale ho messo alla prova me stesso».
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Scendendo un po’ più nel dettaglio… quanto lavoro ha richiesto? E che tipo di materiale è stato utilizzato per la realizzazione della scultura?
 
«La struttura è quasi interamente composta da ferro. Materiale, che è stato lavorato e poi assemblato grazie anche alla collaborazione della ditta “Carpenter” dell’amico Lido Gentili. È stato un lavoro abbastanza lungo, mi ci sono voluti circa 2 mesi per finire il tutto. Una grande mano mi è stata data anche dai miniaturisti del gruppo “Colle Model & Games” che ha realizzato le 70 statuine in piombo del colonnato. Anche l’obelisco posto al centro della piazza e del colonnato è stato realizzato in ferro. La struttura portante dell’opera è sostanzialmente composta da tre tronconi che sono stati assemblati tra loro: la facciata della bBasilica di San Pietro e i due colonnati».

Illustrazione di Alice Barbieri

In passato aveva già realizzato cose simili?

 
«Si, da quando sono in pensione ho iniziato a realizzare ogni anno un qualcosa per il paese. Sono partito realizzando l’albero di Natale (fatto anche esso in ferro) che anche adesso si trova accanto alla scultura. Lo scorso anno invece ho riprodotto un piccolo presepe e una miniatura della Chiesa di San Leonardo in metallo. Anche questa ha richiesto un lavoro impegnativo, anche perché le misure della struttura erano abbastanza importanti (2 metri di larghezza, 2,5 metri di altezza, 3 metri di profondità e circa 6 metri d’altezza per il campanile). Quest’anno invece mi è venuta l’idea di ricostruire Piazza San Pietro e questa scultura mi piace particolarmente per il significato che gli è stato attribuito. Il presepe ai piedi del colonnato rappresenta infatti la famiglia che “sorregge” la Piazza. Perché, come c’è scritto nel cartello affisso dietro alla scultura nel mondo, “non è il grande che sostiene il piccolo, ma è il piccolo a sostenere il grande”».
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Ha già in mente qualcosa per il prossimo anno?
 
«Per il prossimo anno ho già un’idea, che per ora non svelo e che riferirò prossimamente al gruppo paesano di San Leonardo. Per adesso ci tengo solamente a ringraziare Maurizio Giglioli e tutto il gruppo di persone che mi hanno sostenuto sia moralmente che materialmente, tutti quelli che mi hanno aiutato direttamente nella realizzazione dell’opera, tutti coloro, stagnini e non, che sono venuti a ammirare la scultura e l’amico Leonardo Marchetti, che è colui che si occupa dell’allestimento del presepe interno della Chiesa di San Leonardo che mi ha anche scritto due righe di ringraziamento che, fra l’altro si trovano esposte di fronte alla scultura».

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