«Sono dimissionari del Consiglio di Frazione di Stagno – così la Visone in Aula – i consiglieri Giuseppe Cintio (che era il presidente del Consiglio di Frazione), Domenici Francesco (vicepresidente) e Pini Daniele (che era il segretario). Ci sono state delle surroghe. Verrà a breve riunita la seduta del Consiglio di Frazione in cui verranno rieletti il presidente, il vicepresidente… L’iter normale».
Insomma, un discorso molto istituzionale, privo di valutazioni di merito e che ha racchiuso il tutto in mezzo minuto. In Aula nessun dibattito sulla questione. Dibattito che avrebbe potuto tranquillamente esserci a norma dell’art. 65 del Regolamento del Consiglio Comunale, che disciplina le comunicazioni istituzionali (come questa): “sulle comunicazioni può intervenire un consigliere per ciascun gruppo consiliare, per non più di 5 minuti“. Nessuno ha ritenuto di doverlo fare. Per qualcuno, un modo per minimizzare l’accaduto. Per quanto si può comunque capire dalle poche parole spese non dovrebbero esserci dubbi: il CDF Stagno andrà avanti in ragione delle surroghe con i consiglieri primi nella lista dei non eletti. Intanto, la candidata di Rifondazione Comunista ha rinunciato.
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