“VICARELLOWEEN” QUEST’ANNO NON SI FARÀ: ECCO IL PERCHÉ. GLI ORGANIZZATORI: «SIAMO AMAREGGIATI E DELUSI»
Diego Vanni
Vicarello Vicarelloween quest’anno non si farà. Il consueto appuntamento con la festa di Halloween nella frazione per il 2017 non avrà luogo. La decisione, da parte degli organizzatori, a margine di un incontro con la Polizia Municipale nel quale i soci Pro Loco hanno chiesto se la manifestazione avrebbe potuto svolgersi per strada, lungo Via Galilei, anziché nella consueta area feste e fiere, al Parco Don Milani. A quanto si apprende, per questa ipotesi sarebbe stato dato l’ok, ma contestualmente sarebbe stato detto agli organizzatori della Pro Loco di richiedere i relativi permessi Safety, come da decreto. «Peccato che a quel punto non ci fossero più i tempi tecnici per andare avanti».
Una storia di tempistiche e burocrazia, dunque. Che si interseca con le nuove – e sempre più stringenti – normative. Oltre i 1.300 partecipanti previsti per le manifestazione, infatti, si apre un diverso iter procedimentale: la cosa deve essere sottoposta ad una Commissione Mista e deve prevedere un progetto di emergenza ed evacuazione, sulla base delle nuove disposizioni del ministro Minniti. Ma perché non più l’area feste, storica location per Vicarelloween? L’idea, nelle menti degli organizzatori, era quella, «ma l’ingegnere incaricato dell’elaborazione del progetto di emergenza ed evacuazione non ha dato parere favorevoleperché l’area non è a norma per ospitare i numerosi partecipanti che da anni frequentano l’iniziativa», ci spiega il presidente Fiorenzo Turini. Di qui, il piano B: ripiegare su Via Galilei. «Peccato a quel punto non ci fossero più i tempi tecnici per procedere; siamo amareggiati e delusi», va giù duro Fabrizio Roncari che, anche a nome degli altri soci Pro Loco, chiede al Comune di istituire una tavola rotonda «per la messa a norma dell’area feste» per poter riprendere l’iniziativa magari nel 2018.
L’amarezza e la delusioneè presto spiegata: «questa festa porta a Vicarello circa il doppio degli abitanti della frazione stessa». «Portiamo introiti nel paese, ma soprattutto ci sono circa 150 volontari di tutte le età che si dedicano a questa manifestazione. La nostra festa è molto conosciuta in tutta la Toscana. Che dire?! Una perdita economica, sociale e turistica per tutti. Per il paese, un vuoto enorme», ci dice un altro socio della Pro Loco. «Peccato perché il ricavato noi lo reinvestiamo nel paese: abbiamo comprato giochi per il parco pubblico, il defibrillatore, aiutiamo la Parrocchia e altre realtà locali bisognosi; facciamo costante beneficenza all’interno della comunità. Ma se non abbiamo introiti non possiamo più reinvestire nel paese». «Peraltro – questa l’amara conclusione – la normativa Minniti, ci impone di spendere un sacco di soldi per il progetto e la perizia per l’elaborazione del piano di evacuazione ed emergenza, con il rischio poi, di non ricevere le successive e normali autorizzazioni». Come dire: oltre al danno, la beffa.
A seguire un articolo sulla posizione dell’Amministrazione Comunale in merito a questa vicenda, che comunque nega che l’area non sia a norma e fa pervenire tutto il suo rammarico per il fatto che la festa non possa aver luogo quest’anno.