L’aspetto scientifico Il primo intervento è stato quello della dottoressa Matteucci che ha fatto un excursus della storia dei vaccini e ne ha elencato i vantaggi nel contrasto alle malattie più diffuse. «I vaccini – così la dottoressa – sono frutto di grandi studi e nel corso degli anni hanno contribuito a salvare vite e a far letteralmente scomparire molte malattie. Forse in molti non lo tengono a mente, ma l’età media ai giorni nostri è notevolmente aumentata rispetto al passato e molte malattie sono diventate curabili anche grazie ai vaccini. Allo stesso tempo però, la disinformazione ha contribuito a far diffondere l’idea che essi facciano male. Nel nostro Paese si è infatti riscontrato un forte abbassamento del numero delle vaccinazioni effettuate. Questo non è un dato rassicurante anche perché i vaccini sono utili anche per malattie che tutti possiamo contrarre come ad esempio il morbillo, malattia innocua che in alcuni casi può degenerare portando delle ulteriori complicazioni. Molti tra i miei assistiti, che si dichiarano contrari ai vaccini, hanno dei bambini che non hanno ricevuto nemmeno un vaccino nel corso della loro vita, nemmeno quello della polio-malattia che in Italia, proprio grazie alla copertura vaccinale è praticamente scomparsa, ma che in altri Paesi come ad esempio il Pakistan e l’Ucraina è ancora largamente diffusa. L’OMS ha lanciato un progetto prendendo come paese pilota l’Italia offrendo a tutti i nati nel 2017 la completa copertuta vaccinale gratuitamente. Questa distribuzione gratuita è stata lanciata sulla base di vari studi effettuati negli ultimi tempi».
«Oggi – ha continuato la Matteucci – si è creata una forte avversione nei confronti dei vaccini. Esistono questi movimenti anti-vax che hanno iniziato a protestare contro i vaccini seminando panico fra le persone. Panico che ha portato ad una drastica riduzione delle vaccinazioni, tant’è vero che oggi abbiamo una copertura vaccinale inferiore persino a quella dell’Etiopia. I vaccini possono avere delle controindicazioni che comunque si verificano pochissime volte e sono molto blande in quanto possono manifestarsi con una banalissima influenza per esempio. Queste avversioni non hanno niente a che vedere con quelle che vengono diffuse dalla disinformazione come ad esempio la teoria secondo la quale i vaccini portino a sviluppare delle forme di autismo. Gli anti-vaccinisti inoltre sostengono erroneamente che chi si vaccina diventa più fragile e maggiormente a rischio di contagio. Io dal mio punto di vista mi sento di dire che se un adulto non vuole vaccinarsi è liberissimo di farlo, ma a tutti i genitori mi sento di dire che la vaccinazione per i bambini sarebbe molto utile per prevenire l’insorgenza di malattie importanti che possono manifestarsi in tenera età».
L’intervento del consigliere Fattorini In seguito è intervenuto con una riflessione politica sul tema il consigliere comunale e presidente della Commissione Consiliare per il Sociale Dario Fattorini. «In Italia si è venuta a creare una situazione che rappresenta un unicum – ha affermato Fattorini – e che deriva da tutta una serie di motivi. Noi infatti stiamo assistendo ad una parificazione dell’uomo comune. Infatti, le opinioni dei singoli talvolta vengono parificate a quelle delle persone più esperte e competenti. Opinioni che diffondono panico fra le persone sul tema dei vaccini. Nel nostro Paese stiamo infatti assistendo ad un panorama politico che dà credibilità ad opinioni strampalate che da altre parti verrebbero sicuramente non considerate. È questo purtroppo il danno che si viene a creare quando l’opinione di una persona qualunque viene parificata ad altro. Sono contento che questa sfida sia stata ben recepita dal nostro partito. Eventi come quello di oggi, organizzato dal circolo PD di Vicarello, sono infatti occasioni importantissime per avere un’informazione valida e maggiore sul tema».
Le considerazioni di Adelio Antolini In chiusura, ha speso due parole sul tema anche il segretario del circolo PD vicarellese, Adelio Antolini. «La scelta sui vaccini – così Antolini – non impatta solo sui singoli, ma sulla collettività. Stasera, abbiamo avuto la riprova di come la politica non necessiti soltanto di onestà. Per poter toccare determinati temi infatti è fondamentale anche che ci sia un certo grado di competenza in materia. Questo incontro infatti è stato utile non solo per capire l’importanza che hanno i vaccini nel contesto della sanità pubblica, ma anche per capire come l’analisi politica delle questioni congiunta a quella della scienza necessiti di competenza e non solo di onestà».
Al termine degli interventi dei relatori è stato dato spazio al pubblico che ha posto ai relatori alcune domande sul tema.
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