Via Grocco era semivuota e la stessa piazza Don Giovanni Valeri non è che tracimasse di banchi. Se un tempo le bancarelle occupavano tutta la piazza fino a giungere a fondo campo da gioco, ieri si sono fermate ampiamente prima. Una negoziante del paese ci racconta: «Un tempo c’erano anche delle mini giostre per bambini, poi sempre meno: è andato tutto a peggiorare», mentre un residente della frazione imputa, almeno parzialmente, alla grande distribuzione il trend negativo. «Siamo a due passi da Porta a Terra e da altri importanti centri commerciali: quello che un tempo si comprava comodamente alla fiera paesana, ora lo si trova a prezzo ridotto in questi centri». Di qui, stando a questa lettura, il ridotto introito per gli ambulanti, alcuni dei quali avrebbero rinunciato.
E, da questo punto di vista, sarebbe certamente utile al paese una Pro Loco che si desse da fare per tessere i rapporti con questi ambulanti, per coordinare le realtà del paese e le persone singole della frazione nell’ottica quantomeno di non perdere quel poco che si ha. Insomma, una Pro Loco che faccia la Pro Loco, ossia “valorizzi il luogo”. Sarebbe utilissimo in un’ottica generale e, per quanto riguarda la fiera specificamente, un bel segnale per gli ambulanti che vengono con i propri banchi (e magari un incentivo a ripensarci per quelli che non vengono più).