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IL VILLAGGIO EMILIO NON È PIÙ COLLEGATO AL SISTEMA IDRICO DEL PORTO: ORA È INDIPENDENTE

Stagno Il Villaggio Emilio, storicamente collegato al sistema idrico portuale, è stato reso indipendente da Asa, tramite una propria distrettualizzazione idrica. Questo, per aumentare la pressione sulla rete portuale nel suo complesso e per soddisfare, quindi, nel minor tempo possibile più navi. L’annuncio durante l’inaugurazione, ieri, al Molo Italia del nuovo sistema di rifornimento idrico in Porto alla presenza del presidente dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno, Stefano Corsini e dei vertici di Asa.

Si tratta di una nuova condotta di 350 metri realizzata direttamente in banchina: 6 idranti sono già funzionanti e possono essere usati per rifornire le navi che attraccano. Ieri, la prova inaugurale è stata fatta con la Disney Magic, nave da crociera della compagnia di navigazione Disney Cruise Line, da 2400 passeggeri. Grazie a questi idranti, la nave ha potuto rifornirsi di acqua potabile da terra senza dover ricorrere alle bettoline, servizio, questo, che ha per gli operatori costi più alti rispetto al rifornimento da terra e genera emissioni in atmosfera.

«L’impianto – così Corsini – è il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto Port Authority e ASA. Il sistema è stato realizzato in tempi brevi anche per rispondere ai picchi della stagione estiva e presto entrerà a pieno regime. Si tratta di un importante risultato che migliora ulteriormente la qualità del servizio di fornitura di acqua potabile e che contribuisce a mitigare le preoccupazioni degli operatori».

«Gli idranti garantiscono 8 litri al secondo di acqua potabile, pari a quasi 30 Mc all’ora – ha spiegato il dirigente Acquedotto di Asa, Mirco Brilli – ma questo risultato già di per sé soddisfacente è ulteriormente migliorabile». E sulla distrettualizzazione idrica del Villaggio Emilio, così Brilli: «Proprio grazie a questa separazione siamo da oggi in grado di aumentare o ridurre tramite il nostro telecontrollo, presidiato 24h, la pressione della rete portuale in funzione delle richieste delle navi senza creare danni alle tubazioni e alle utenze poste a monte del porto».

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