Nel suo intervento Francesco Gazzetti ha sottolineato la necessità di «interpretare queste primarie non come una rivincita, che sarebbe sbagliato, ma come una seconda occasione». «A chi di noi nella vita non piacerebbe avere una seconda occasione, per poterci permettere di farle meglio?! Quello che è accaduto al referendum ha dimostrato che i timori che noi avevamo erano fondati: ora c’è uno stato di ingessamento nel Paese, con dinamiche da Prima Repubblica. Queste primarie rappresentano appunto la seconda occasione per invertire questo trend: il 30 aprile e sarà appunto questo».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Riccardo Demi, che dopo aver ringraziato «il comitato e gli amici che hanno reso possibile questo evento», ha evidenziato come «dopo vent’anni questo questo partito è riuscito a portare riforme vere: la legge sul fine vita, quella sulle unioni civili… tutto possibile grazie al riformismo di Matteo Renzi, unica via possibile, una risposta, l’unica risposta possibile, al populismo che non va in seguito, sennò l’elettore fra l’originale la fotocopia sceglie l’originale». L’assessore colligiano si è detto infine «contento di essere in lista per l’assemblea nazionale per dare il mio contributo di esperienza riformista».
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