Collesalvetti Un bilancio dell’attività politica svolta dal gruppo consiliare del PD in Consiglio Comunale a Collesalvetti nell’arco del 2016. É quello che fa il capogruppo Fabio Iannone in questa intervista. L’accordo con le banche per la fideiussione per le piscine; il referendum costituzionale del 4 dicembre scorso e le relative polemiche; le scottante lettera del circolo PD di Stagno; i rapporti con le altre forze politiche e altro ancora. L’intervista
Iannone, lei è capogruppo del PD in Consiglio Comunale, che bilancio fa dell’attività politica svolta dal suo gruppo durante il 2016? Quali risultati siete riusciti a portare a casa?
«Il 2016 è stato un anno importante per il nostro gruppo consiliare: lo definirei un anno di svolta. Tra le tante attività che abbiamo portato avanti segnalo gli incontri di ascolto con la cittadinanza in alcune delle nostre frazioni. Incontri che si protrarranno per i prossimi due anni di mandato e ai quali teniamo particolarmente. Ma se devo mettere in evidenza qualcosa di specifico, segnalo l’accordo che abbiamo sottoscritto come Comune con le banche titolari del diritto di escussione della fideiussione sull’area “Piscine”, accordo che ci permetterà di pianificare con certezza l’attività amministrativa dei prossimi anni. Conseguenza ne è il DUP che abbiamo approvato, all’interno del quale sono previsti, su tutto il territorio colligiano, interventi di sistemazione del verde urbano e di cura del decoro che vedranno la loro attuazione nel prossimo triennio».
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Uno degli argomenti che hanno infuocato il 2016, è stato il referendum costituzionale. Su questo tema si sono registrati scontri abbastanza intensi. Una sua analisi a freddo a 4 mesi dal voto?
«É passato un po’ di tempo dal referendum, ma credo che gli effetti si vedano proprio adesso. La scissione all’interno del Partito Democratico è figlia di quel voto, in quanto con la conferma di un sistema sempre più proporzionale e senza un serio limite di sbarramento, stiamo assistendo ad una frammentazione dell’offerta politica, tipica della Prima Repubblica. Non escludo che nei prossimi mesi ci possano essere altre frammentazioni, anche all’interno di partiti che ad oggi sembrano inattaccabili, come il Movimento 5 Stelle. Così come potremo assistere ad altri movimenti all’indomani del voto delle politiche del 2018».
Biasci, che fa parte del vostro gruppo consiliare, in veste di segretario del PD di Stagno, nel gennaio scorso, ha scritto una lettera pubblica sulla situazione che si vive nella frazione, fra furti, danneggiamenti, prostituzione, aggressioni e senza-tetto. Si è aperta una discussione politica su questo nel vostro partito?
«Il tema della sicurezza appartiene al nostro Partito da sempre e non crediamo sia di appannaggio di altre forze politiche. Dimostrazione ne è l’impegno che ha messo in campo la nostra Amministrazione per la vicenda della Caserma dei Carabinieri di Stagno e che si è conclusa positivamente in questi giorni. Poi, dovremmo ricordare che, in quanto cittadini colligiani, la sicurezza del nostro Comune è un obiettivo che sta a cuore a tutti».
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Sullo stesso tema, anzi… proprio in risposta alla lettera del Biasci, la dura presa di posizione di Rifondazione Comunista, che ha condiviso l’importanza e la serietà di queste questioni, ma ha trovato surreale che questa lettera provenisse dal partito di governo, non solo a livello comunale, ma anche di Provincia, Regione e della Nazione tutta. «Denigrare “il diverso”, prendersela con lui, è di gran moda, allora anche un partito come il PD di Stagno si adegua e va dietro alla massa populista», il pensiero dei comunisti. Come risponde, a nome del suo partito, chiamato in causa apertamente?
«Credo che l’obiettivo del segretario di Stagno fosse quello di farsi portavoce delle preoccupazioni di alcuni cittadini colligiani, non di additare il diverso. E sul panorama nazionale posso serenamente affermare che il Partito Democratico è l’unico baluardo contro la deriva populista del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Sull’Europa e sui suoi valori di accoglienza e solidarietà siamo l’unico partito con le idee chiare. Idee chiare che mi sembra non abbiano altri partiti, tra i quali anche quelli appartenenti alla Sinistra italiana».
Con i Cinque Stelle e Forza Italia, che siedono con voi in Consiglio Comunale, invece, come giudica i rapporti?
«I rapporti personali con i membri degli altri partiti che siedono in Consiglio Comunale credo siano di stima reciproca. Anche se a volte i toni in Consiglio si scaldano, al termine delle sedute ritorniamo ad essere persone che, ognuno con una casacca diversa, si danno da fare più o meno gratuitamente per il nostro territorio. Invito ad assistere ad una commissione consiliare come quella di cui faccio parte (la III) per verificare tutto ciò».
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Un elenco di priorità su cui lavorare fin da subito?
«Le priorità per quest’anno saranno quelle di sempre: ascoltare i nostri cittadini e lavorare per loro. Credo che già iniziare a mettere in campo gli obiettivi che ci siamo dati nel DUP in tema di rifiuti e decoro urbano sia un bel risultato. Oltre che non dimenticarci di tutto ciò che ruota intorno agli uffici che si occupano di sociale: gli effetti della crisi sono ben visibili e siamo i primi a volerci prendere cura di chi ci chiede aiuto».