Alla trasmissione erano presenti anche il segretario comunale del PD Livorno Federico Bellandi nella veste di sostenitore dell’area renziana, Eva Rana rappresentante del comitato toscano per Michele Emiliano e Leonard Conforti, del Movimento Democratico Progressista facente capo alle posizioni del presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi, gli “scissionisti del PD”. Un dibattito molto acceso e lungo che ha visto confrontarsi i rappresentanti dei tre candidati alle primarie. Fattorini in trasmissione ha esposto le ragioni che dovrebbero spingere a votare per il Ministro Orlando analizzando anche la situazione creatasi dopo il fallimento delle riforme costituzionali a seguito della vittoria del NO al referendum del 4 dicembre scorso.
«Il referendum – così il segretario del PD colligiano – è stato sicuramente un’occasione mancata. A mio giudizio il Partito Democratico ha avuto modo di fare una riflessione su questo fallimento. Il Centrosinistra ha pensato solo a soluzioni tramite riforme istituzionali, ma fondamentalmente non siamo stati capaci nel coinvolgere le parti sociali che andavano attratte come i giovani e i cittadini del sud Italia ad esempio. Anche per queste ragioni il congresso non deve essere una “conta veloce” per scegliere il nuovo leader di partito, ma deve essere un luogo dove affrontare varie questioni e temi mai toccati. Proprio per questo Andrea Orlando ha già proposto in assemblea nazionale una conferenza programmatica. A mio giudizio infatti quello che è mancato al partito è il saper ascoltare la voce di chi è in difficoltà. Spesso sento dire che tra Orlando e Renzi non c’è alcuna differenza, io onestamente penso che non sia così. Renzi su certe cose ha lavorato molto bene, ma al contempo ha fatto in modo che una buona parte del Partito Democratico fosse abbandonata a sé stessa».
Fattorini ha in seguito detto la sua sulla regolamentazione delle primarie e sulla possibili manipolazioni esterne derivanti dalla formula delle primarie aperte. «Essendo noi -così Fattorini – un partito con un grande numero di iscritti, è possibile che queste primarie possano essere suscettibili di manipolazione. Per evitare ciò le primarie dovrebbero diventare uno strumento pubblico regolato dalla legge, proprio come sostiene anche il Ministro Orlando».
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