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AL VIA IL PROGETTO “CITTADINANZA ATTIVA”. ECCO CHE LAVORETTI SI POTRANNO SVOLGERE. FATTORINI IN TOUR PER LE FRAZIONI

Dario Fattorini, presidente della Quarta Commissione

Collesalvetti “Cittadinanza attiva”, il progetto comunale per il volontariato civico, dopo 1 anno e mezzo di lavoro nella quarta commissione consiliare, vede la luce. Approvato all’unanimità in commissione e poi dal Consiglio Comunale, tutto è pronto sulla carta. Non manca che l’attuazione. E proprio per questo sta lavorando il presidente della commissione Dario Fattorini (PD), che è impegnato in una serie di incontri con i Consigli di Frazione per spiegare questo progetto. Ecco il calendario delle riunioni, i requisiti richiesti per essere cittadini attivi e che tipo di lavoretti si potranno svolgere.

 

Le arre di intervento sono in linea di massima codificati dall’art 6 del relativo regolamento. Le aree di intervento spaziano dalla socialità all’integrazione, dall’assistenza (compreso il trasporto socio-assisenziale) al pre-scuola, ma c’è spazio anche per la sorveglianza dei bambini in entrata e uscita dalle scuole; l’accompagnamento di alunni durante il trasporto scolastico; l’assistenza e il trasporto di bambini, anziani, disabili fisici e psichici; la consegna di pasti a domicilio per gli anziani. E ancora: le attività educative e della formazione; quelle culturali e di tutela dei beni culturali; l’aggregazione ricreativa e/o sportiva; la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, naturale, animale e del verde urbano; la valorizzazione, anche culturale, dei centri storici, dei borghi periferici e del territorio rurale.

 

I lavoretti che si potranno andare a svolgere, nello specifico, spaziano dalla pulizia, manutenzione e abbellimento delle aree verdi, delle piazze, dei parchi pubblici e delle aiuole allo sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali e dei sentieri, passando per la pulizia delle strade, delle piazze e dei marciapiedi di proprietà o competenza comunale. E ancora: interventi di decoro urbano; di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati. Così come i lavori di piccola manutenzione ordinaria degli edifici comunali con particolare riferimento a quelli scolastici, agli impianti sportivi e ai centri civici. Infine, anche la manutenzione delle aree giochi per bambini. Queste le fattispecie tipizzate, ma dal Municipio sono aperti anche ad altre idee.

 

Per svolgere queste mansioni occorre presentare un progetto al Comune: c’è tempo fino al 10 marzo per farlo, secondo la modulistica reperibile a questo link. Se approvato il progetto, saranno regolarizzati, attraverso assicurazioni a carico del Comune, tutti quei cittadini che per spirito di appartenenza alla propria comunità saranno disponibili a darsi da fare per la cosa pubblica. «Se lo svolgimento della mansione  – spiega Fattorini a Collenews – prevede la frequenza di corsi e/o l’acquisto di materiali, questi costi saranno a carico del Comune, se il progetto sarà approvato, ovviamente». «Il progetto, una volta presentato – garantisce il presidente della quarta commissione – sarà esaminato in tempi brevi».

 

I requisiti per svolgere queste mansioni sono: la maggiore età, la capacità di intendere e di volere e il non avere carichi penali pendenti. Non è richiesta la residenza nel Comune di Collesalvetti, per cui, se un residente di altre zone vorrà candidarsi, potrà farlo.

 

Gli incontri nelle frazioni per esporre le opportunità derivanti da questo progetto sono già stati avviati. A Collesalvetti il primo lunedì 23, mentre ieri a Nugola, il secondo. Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:

 

30/01/2017 ore 21:15 CDF DELLE COLLINE (Via Mannucci n° 1, Crocino)

31/01/2017 ore 21:15 CDF STAGNO (Via Marx n° 17)

01/02/2017 ore 21:15 CDF VICARELLO (Via Marconi n° 28)

01/02/2017 ore 21:15 CDF  GUASTICCE (Via Sturzo n° 150)

 

«Negli incontri svolti fin ora – racconta ancora Fattorini  – particolare attenzione è stata manifestata per la manutenzione delle aree verdi e dei parchi, ma anche per la biblioteca comunale. Anche la cooperativa che gestisce i profughi presenti sul nostro territorio, per impiegarli in attività di questo genere».

 

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