I primi dipinti sono infatti degli anni ’60. E già da questo si capisce lo sforzo che Favilli ha dovuto compiere per riunire tutti i lavori di decenni e decenni fa. Recuperati i vari quadri, l’artista nugolese li ha esposti al pubblico per condividere con la gente il suo percorso artistico. «Son partito dal tradizionale – racconta l’uomo a Collenews – poi ho fatto un percorso evolutivo (sono stato molto alla ricerca): son passato dall’onirico all’impressionismo fino all’espressionismo, ho attraversato varie correnti pittoriche (un pittore cerca sempre di evolvere la propria pittura). Io sento molto la dimensione del colore e così negli anni mi ero riproposto di dare un valore al colore».
Il profilo Nugolese, classe 1934, Favilli insegna alla scuola HDemy di Beatrice De Laurentiis a Collesalvetti. Ha iniziato a dipingere dopo i vent’anni, la pittura lo ha sempre attratto. Ha lavorato alla raffineria di Stagno fin dai 19 anni, ma durante il tempo libero ha dipinto ed esposto le sue opere in Francia, Olanda e vari altri Paesi nel mondo. Ha voluto confrontarsi con altri pittori del panorama internazionale. Lasciato il lavoro a 54 anni si è dedicato totalmente alla sua arte tanto amata.
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