«10 dicembre 2016: Mattarella esige di risolvere la crisi di governo rapidamente. 12 dicembre 2016: Mattarella trova, al termine delle dovute consultazioni, in Paolo Gentiloni, l’uomo giusto al quale proporre la presidenza del Consiglio. Ovviamente questa mossa riparatrice dovrebbe avere carattere provvisorio, ma se questa momentanea soluzione si trasformasse nel quarto governo non “eletto” da noi italiani, come ci sentiremo moralmente? Avremo ancora il coraggio di assistere impotenti all’ennesima scelta di pochi eletti che invece di salvaguardare gli interessi della nazione e degli italiani, prestano attenzione solo ai loro?»
«Alla fine, dopo le dimissioni dell’ ex presidente del Consiglio, la scelta del presidente della Repubblica cade su un membro dello stesso partito, il quale durante la propria carriera politica, ha militato prima nella “rutelliana” Margherita come presidente della commissione vigilanza RAI e poi ricoprendo diverse cariche, da Ministro delle Comunicazioni nel Governo Prodi a Ministro degli Affari Esteri durante il governo renziano. Non dimentichiamo che in tale veste ha negato di fronte a tutti gli Italiani il pagamento del riscatto per le 2 cooperanti rapite che invece, da fonti nazionali e siriane sembra sia stato pagato per 11 milioni di euro. Tirando le somme, sarebbe opportuno chiederci se quest’ultimo referendum del 4 dicembre, sia servito a qualcosa, anche se la risposta ci viene servita spudoratamente dal Presidente della Repubblica».
La Lega Nord nella giornata di ieri ha allestito un banchetto presso il consueto mercato settimanale del giovedì a Collesalvetti per chiedere di andare al voto subito.
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