Anche i genitori sono rimasti entusiasti sia del Piccolo coro diretto dalla Scomparin, sia della caccia al tesoro della Calvaruso. Al gioco hanno infatti partecipato genitori e figli; è stata una cosa molto intrigante costruita sulla storia di un presepe e del pastorello gioacchino. Ma l’evento ha constato anche di quiz a tema e corse per il paese, dalla Casa Famiglia alla Parrocchia. A partecipare, infatti, anche i ragazzi ospiti della casa. Il tutto però è iniziato la mattina con il ritiro spirituale con i bambini della catechesi dal 2° al 5° gruppo, che ha preso le mosse dalla preghiera in chiesa. Poi, il pranzo in oratorio e successivamente le guide hanno portato i bambini a piedi fino alla Casa Famiglia.
I bambini erano circa sessanta, molti erano a casa con l’influenza. Arrivati alla Fondazione Scotto, gli animatori li hanno fatto giocare i piccoli all’aperto perché era una bella giornata di sole. Alle 15, poi, è arrivata la Scomparin, che con l’aiuto di un altro animatore ha allestito lo spazio per il concerto e ha preparato i 14 bambini. Il concerto è durato circa un’ora. Poi sono rimasti 40 bambini, che divisi in squadre hanno partecipato ad una caccia al tesoro incrociata. Le squadre erano miste con almeno due adulti e due animatori. Una caccia al tesoro divertentissima perché dinamica, gioiosa e misteriosa: il tesoro era proprio il presepe da salvare e una promessa ad Enrica Monticelli: entro il 2018 il presepe vivente tornerà.
Dopo la caccia al tesoro c’è stata una premiazione per tutti i partecipanti. La serata è terminata con la cena di Natale proprio nel salone della Casa Famiglia. Al pasto hanno partecipato i genitori che erano alla caccia al tesoro. «Una giornata bellissima, ricca di puri sentimenti che solo i bambini e gli amici della casa famiglia sanno dare», ricorda con emozione la Calvaruso.
