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COLLESALVIAMO L’AMBIENTE: «NON PROSEGUIREMO LA BATTAGLIA GIUDIZIARIA SULL’IMPIANTO A BIOMASSE, ECCO PERCHÉ»

assemblea-collesalviamo-lambiente-ottobre-2016-1Guasticce Ad un anno e mezzo dalla sua nascita il Comitato Collesalviamo l’Ambiente prova a tracciare un primo bilancio della propria attività e a stilare un programma delle prossime iniziative. L’ultima assemblea pubblica martedì scorso a Guasticce, durante la quale è stato spiegato il perché il comitato non proseguirà la battaglia giudiziaria relativa all’impianto a biomasse in costruzione fra Stagno e Guasticce.

 

Nato per una diffusa contrarietà e sfiducia circa le politiche ambientali del Comune di Collesalvetti, il Comitato – fanno sapere dallo stesso – conta a tutt’oggi un migliaio di iscritti, «cifra di tutto rispetto per una popolazione di poco meno di 17.000 abitanti». Diverse le problematiche affrontate sul territorio, di cui il comitato si è occupato organizzando 10 tra assemblee ed incontri pubblici, oltre 50riunioni del proprio direttivo ( che precisano essere sempre state aperte comunque a tutti soci) oltre alla presenza con banchetti o gazebo in varie manifestazioni pubbliche nelle frazioni.

 

Tra le iniziative più importanti, è stato ricordato martedì, quelle relative alla richiesta di Lonzi Metalli di trasferire la propria attività nella piattaforma del Biscottino (con una presenza attiva in occasione delle conferenze di servizi presso la Provincia di Livorno ed una raccolta di mille firme su una specifica petizione al Comune di Collesalvetti), incontri sui problemi delle maleodoranze lamentate dai cittadini a Collesalvetti e a Stagno (producendo anche una scheda di rilevazione per coinvolgerli attivamente sul problema), una serie di esposti a varie autorità segnalando problemi od irregolarità in tema ambientale («ottenendo tra l’altro conferme circa la giustezza delle segnalazioni»), ed una attenzione costante alle situazioni ambientali più critiche.

 

É stata ricordata anche l’adesione, insieme con le sezioni locali di WWF, Legambiente e diversi altri comitati ed associazioni, al Coordinamento provinciale Rifiuti Zero, che sta operando per limitare progressivamente l’utilizzo dell’inceneritore di Livorno e le relative emissioni, che interessano anche il nostro territorio. «Molte energie e risorse economiche (tutte frutto di raccolte e donazioni, rendicontate in rete) – ha ricordato infine Seghetti – sono state tuttavia assorbite dalla questione dell’impianto a biomasse in costruzione nella zona de “I Pratini” tra Stagno e Guasticce, per il quale il Comitato ha presentato alcuni esposti e, insieme con la LIPU, un ricorso al TAR, ottenendo infine una sentenza che ha dichiarato non assentita l’attività di costruzione dell’impianto e richiesto al Comune di completare una verifica del progetto al fine di verificare se fosse o meno necessario procedere ad una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)».

 

Stefano Seghetti (Collesalviamo l’Ambiente)

«Ci aspettavamo francamente – così Seghetti – che il Comune avrebbe chiesto a tal fine ai costruttori l’integrazione dei documenti presentati (peraltro tuttora incompleti), ed invece ha assunto tutto su di sé tale onere affrettandosi a concludere, nel chiuso delle proprie stanze, che non c’era alcun bisogno di sottoporre a VIA il progetto. Abbiamo quindi analizzato, con il nostro legale e con tecnici del settore sia la sentenza del TAR che il provvedimento emesso dal Comune, rilevando diverse omissioni ed elementi che consentivano in entrambi i casi con validi motivi nuovi ricorsi giudiziari. Ma, se pur con molti soci, siamo un comitato spontaneo di cittadini che può contare solo sull’autofinanziamento e, a differenza del Comune, non può riversare i compensi dei tecnici e degli avvocati sulle tasche di tutti i cittadini contribuenti. Abbiamo valutato con rammarico, durante l’assemblea dell’11 ottobre, che proseguire una onerosa battaglia giudiziaria avrebbe assorbito ancora per lungo tempo l’azione del Comitato, che non può permettersi di dedicare a questo problema ulteriori energie e risorse. Questo non significa affatto che non faremo valere le nostre ragioni per altre vie, sia ricorrendo ad autorità superiori sia con attività di sensibilizzazione ed informazione per i cittadini. Noi non molliamo, anzi, intensificheremo le nostre iniziative».

 

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