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TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA: ECCO SPIEGATO PERCHÉ I VOLONTARI DELLA PUBBLICA ASSISTENZA DI COLLESALVETTI NON SONO PARTITI

Collesalvetti La Pubblica Assistenza di Collesalvetti cosa sta facendo per aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto? Se lo chiedono in molti. Sono partiti? Si danno da fare come altre realtà di pronto soccorso e volontariato di altre zone d’Italia? Raccolgono materiale da inviare? Oppure soldi…? É bene far chiarezza.

 

Quanto alle raccolte alimentari, la Pubblica Assistenza non ne fa perché sono state emanate precise direttive in proposito. Di generi alimentari non c’è bisogno; l’invio di questo materiale servirebbe solamente a congestionare ulteriormente i soccorsi nelle zone colpite dal terremoto. Così come non sono state attivate raccolte fondi, in quanto ci sono già dei canali attivi in questo senso. Potrebbero sì i volontari PA partire alla volte delle zone terremotate, ma non possono deciderlo in autonomia poiché la Pubblica Assistenza di Collesalvetti fa parte di Anpas e in ogni caso in situazioni simili è sempre bene agire nell’alveo di una coordinata razionalità piuttosto che di un’impulsiva emotività.

 

«Noi – ci spiega Andrea Ferrara, volontario e consigliere della Pubblica Assistenza (settore Protezione Civile) – facciamo parte della colonna mobile della Regione Toscana; qualunque evento catastrofico accada, siamo i primi a saperlo. Dal caso dell’Abruzzo a quello dell’Emilia Romagna, alle alluvioni che annualmente si ripetono, nel nostro piccolo e con le nostre attrezzature andiamo dappertutto. Ma facendo parte di ANPAS agiamo all’interno di un sistema coordinato e facciamo ciò che viene richiesto, per evitare che si crei ulteriore confusione anziché beneficio. Altre realtà analoghe alla nostra sono partite alla volta delle zone terremotate, noi no e questo la gente non lo capisce».

 

«Alcune di queste, non facendo parte di Anpas, sono più libere di gestirsi in autonomia e comunque hanno attrezzature diverse dalle nostre». Va da sé, infatti, che nello scegliere quali realtà territoriali inviare, si tiene conto anche delle attrezzature specifiche in dotazione a quella Pubblica Assistenza. «Fin da subito – prosegue Ferrara – per e mail siamo stati allertati dalla sala operativa regionale dell’Anpas, che ci ha descritto l’evento e richiesto eventuale disponibilità di volontari, mezzi e attrezzature da mettere a disposizione. Ma ancora non c’è l’ordine di partire. Attualmente siamo in codice verde, in stato di pre-allerta».

 

Se servirà, ad ogni modo, ci sono circa 8 volontari pronti a partire. Fra loro, diverse specializzazioni: elettricisti, logistici, addetti alla cucina e anche un animatore per i bambini, per permettere loro di trascorrere delle ore gioiose e serene, nonostante il trauma del sisma. Se dunque sarà necessario, anche Collesalvetti farà la sua parte. Nel frattempo la Pubblica Assistenza rimane attiva sul fronte dell’assistenza sanitaria, della protezione civile e dell’antincendio boschivo.

 

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