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PALIO DEI RIONI: MONTECANDOLI VINCE IL TITOLO 2016. UN TRIONFO DI AGGREGAZIONE E DIVERTIMENTO. GUARDA LA FOTOGALLERY

Palio dei Rioni Castell'Anselmo 2016 - passaggio di consegne del Palio fra Castell'Anselmo e MontecandoliCastell’Anselmo cede lo scettro a Montecandoli. Dopo quasi 3 ore di giochi, infatti, ieri ad avere la meglio al Palio dei Rioni di Castell’Anselmo è stato appunto il rione di Montencandoli. Una sfida partecipata e “agguerrita” che ha visto cimentarsi anche altri due “rioni”: Torretta e Le Corti. Un pomeriggio di puro divertimento e aggregazione, per il quale i residenti della zona hanno dato il meglio di sé: sia coloro che hanno partecipato (erano veramente in tanti) sia quelli che hanno messo in piedi la notevole macchina organizzata che ha permesso la riuscita dell’evento.

 

 

A coordinare il tutto Roberto Manni e il parroco di Castell’Anselmo, padre Vincenzo. Presenti all’evento anche il comandante della Stazione dei Carabinieri di Collesalvetti, maresciallo Francesco Relli e il sindaco Lorenzo Bacci, che si è aggregato ai presenti in un secondo momento. I partecipanti – uomini e donne, ragazzi e adulti – si sono ritrovato alle 16 nella piazza di Castell’Anselmo. Ognuno ha indossato la casacca del proprio rione, a colori e con il logo della propria zona (segno di come le cose siano state fatte in grande) e poi, via ai giochi.

 

 

 

I giochi Si è iniziato con il gioco della botte e del cocomero. Due i concorrenti per ciascuna squadra. Il primo doveva fare un percorso facendo rotolare una botte vuota, mentre l’altro lo aspettava a fine tracciato. Da lì, una volta arrivato l’altro, il secondo partiva per divorare una fetta di cocomero con la sola bocca, senza l’aiuto delle mani. Il gioco era una gara a tempo. Ad avere la meglio è stato il rione “Le Corti” che si è così aggiudicato il punteggio maggiore (10), seguito da Montecandoli (6); Torretta (4) e Castell’Anselmo (2).

 

 

Poi, il gioco del secchio sulla testa. Qui, i concorrenti dovevano percorrere il tracciato con un secchio pieno d’acqua appoggiato sulla testa con l’ausilio di un canovaccio. Alla fine del percorso, una bacinella in cui versare l’acqua. Vinceva chi riempiva maggiormente la bacinella posizionata a fine tracciato. La bravura consisteva nel trovare un equilibrio in virtù del quale il secchio non cadesse a terra, facendo versare l’acqua. Non si potevano infatti usare le mani e chi (l’istinto portava spesso a questo) lo faceva, doveva ripartire da capo. Anche in questo gioco ad avere la meglio è stata la squadra de “Le Corti”, che si è così aggiudicata altri 10 punti, seguita da Castell’Anselmo (6); Montecandoli (4) e Torretta (2).

 

E ancora, il gioco della portantina. Quattro le persone a guidarla, ma… bendate. E sopra, un’altra persona della squadra, priva di benda, che guidava i 4 durante il percorso Sopra la portantina, peraltro, c’erano anche dei vasi di fiori. L’abilità qui consisteva da parte di chi stava sopra la portantina nel coordinare in maniera chiara e tempestiva i 4 che la guidavano e da parte loro nel recepire in maniera veloce le indicazioni, ma anche nel coordinarsi fra di loro. Non era infatti assolutamente detto che l’entità delle virate fosse percepita da tutti e 4 i bendati allo stesso modo. La gara era a tempo. Ad aggiudicarsi il punteggio maggiore il rione di Montecandoli (10), seguito da Le Corti (6); Castell’Anselmo (4) e Torretta (2).

 

A seguire, è stata la volta del tiro a canestro. Qui, ogni palla che finiva dentro il canestro valeva 1 punto. Le Corti ne hanno portati a casa 5, seguite da Castell’Anselmo (4); Montecandoli (3) e Torretta (1). E poi il gioco dell’uovo; un uovo in legno da portare in equilibrio su di un mestolo infilato in bocca. I concorrenti dei 4 rioni sono partiti in contemporanea. La gara era a tempo, ma l’abilità consisteva nel coniugare velocità ed equilibrio. Se infatti l’uovo cadeva, occorreva ripartire da capo. Qui a trionfare è stato Castell’Anselmo che ha portato a casa i 10 punti, seguito da Montecandoli (6); Torretta (4) e Le Corti (2). E ancora la corsa nei sacchi, nella quale ha trionfato Montecandoli (10 punti), seguito da Le Corti (6); Torretta (4) e Castell’Anselmo (2). Infine, il gioco più “aggressivo” e divertente, quello che richiedeva forza bruta e la determinazione più primordiale che dell’intelligenza: il tiro alla fune che ha visto il rione di Montecandoli avere la meglio su tutti gli altri. Ancora 10 punti, dunque, a fronte dei 6 di Castell’Anselmo, dei 4 de Le Corti e dei 2 di Torretta.

 

La classifica finale Con questi ulteriori 10 punti Montecandoli è volato a 49 in classifica finale, seguito da Le Corti (43) al secondo posto e da Castell’Anselmo e Torretta, arrivati rispettivamente terzo (34) e quarto (19). Così, il passaggio di consegne del palio, con il vincitore dello scorso anno (Castell’Anselmo) che ha ceduto il gonfalone del palio al nuovo detentore (Montecandoli). Ma al di là del risultato sportivo, il dato principale è la riuscita perfetta di un evento che ha saputo riunire 4 frazioni (o rioni che dir si voglia) all’insegna dei valori più belli ed edificanti dell’aggregazione e della sportività.

 

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FOTOGALLERY

Squadre (Montecandoli e Le Corti)

 

 

Squadre (Castell’Anselmo e Torretta)

 

 

Gioco delle botti e del cocomero

 

 

Gioco del secchio sulla testa

 

 

Gioco della portantina 

 

 

Gioco del tiro a canestro

 

 

Gioco dell’uovo

 

 

Gioco della corsa nei sacchi

 

 

Gioco del tiro alla fune

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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