Una determina dirigenziale (la n°7 del 04.08.2016). Si è concluso così – si legge in una nota del Municipio – il procedimento di verifica atto a stabilire la sussistenza delle condizioni di sottoposizione a verifica di assoggettabilità a VIA per l’iniziativa inerente l’impianto a biomasse di Guasticce. Il procedimento si è svolto a seguito della sentenza del TAR e ha visto l’Amministrazione Comunale analizzare il problema in questione ai sensi della direttiva 2011/92 dell’Unione Europea concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Una direttiva, questa, che risulta ancora in fase di recepimento da parte del Governo Italiano, che avrà tempo per adeguarsi fino al 16 maggio 2017.
“É stato quindi necessario – si legge ancora nella nota dell’Amministrazione – utilizzare come riferimento la procedura individuata dalla Conferenza Stato-Regioni del 24/01/2015 con cui si individua quale criterio di valutazione la Guida della Commissione Europea del 2001 Guidance on EIA- Screening, Il modello di pre-screening utilizzato è costituito da una checklist che tiene conto di tutti i criteri di cui all’Allegato III della direttiva VIA e all’Allegato V del Dlgs 152/2006 e ulteriormente , come unico riferimento disponibile a oggi a livello di recepimento nazionale della direttiva europea, le linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA di progetti di competenza regionale licenziate con Decreto Ministeriale il 30 Marzo 2015 (preme ricordare che la PAS inerente il progetto in località Pratini fu presentata all’Amministrazione Comunale oltre 3 mesi prima la data della decretazione ministeriale)”.
L’Amministrazione Comunale rende noto anche dell’incontro, avuto in data 12 agosto, con il Comitato “Collesalviamo l’Ambiente”, promotore del ricorso al TAR nei confronti dell’impianto in oggetto. All’incontro, oltre al sindaco Bacci, all’assessore all’ambiente Demi e al presidente della Commissione Consiliare competente Biasci, erano presenti anche i funzionari dei settori interessati al procedimento (ambiente e attività produttive). Dal Municipio confermano dunque la “disponibilità dell’Amministrazione a confrontarsi con il Comitato, non solamente sulla questione specifica, ma anche su quanto si ritenesse necessario, con spirito di piena collaborazione, nell’esclusivo interesse della comunità colligiana”.
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