«Io credo che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto – aveva scritto sulla propria pagina Facebook Nogarin – Non avendone però la certezza sono stato costretto a divulgare la notizia e a rivolgermi a Digos e polizia giudiziaria, che hanno aperto un’indagine». In attesa dei cui risultati, Bacci ha voluto comunque, come altri esponenti politici, far giungere comunque al primo cittadino livornese la propria solidarietà. «Ricordavo in Consiglio Comunale il dovere che abbiamo tutti di lavorare da posizioni di responsabilità per porre un freno alla piega delirante che sta prendendo il confronto politico, con continue incitazioni all’odio, e all’uso della violenza, mentre invece in politica l’unica regola dovrebbe essere quella del confronto civile, anche per evitare che menti deboli e malate arrivino a compiere atti del genere», ha concluso Bacci.
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