La consegna dell’onorificenza ai familiari di Dismo Patricelli Quest’anno per l’occasione il Comune, di concerto con la Prefettura e il Ministero della Difesa, voleva insignire con la Medaglia della Liberazione Dismo Patricelli, guasticciano recentemente scomparso, premiato per il suo impegno nella lotta al nazifascismo negli anni del secondo conflitto mondiale. «Avevamo già concordato da aprile di quest’anno la consegna di questa onorificenza – così il sindaco Lorenzo Bacci – con un attestato firmato dal Ministro della Difesa e una medaglia da consegnare a Dismo Patricelli. La Prefettura, una volta venuta a conoscenza dell evento della Notte Clara ci ha subito dato il via libera per consegnare l’onorificenza, che però, vista la scomparsa di Dismo, è stata consegnata ai suoi familiari. Ci ricorderemo sempre di lui, così come di tutte le altre persone che come lui hanno contribuito a creare il clima di democrazia e libertà in cui viviamo adesso».
Divertimento, musica, danza e shopping Ma alla Notte Clara ampio spazio è stato dato anche al divertimento, alla musica e allo shopping. Alle 21:30 in Piazza della Repubblica ha avuto luogo l’esibizione di ballo della scuola Danzaria di Collesalvetti che ha eseguito alcune coreografie Hip Hop, di danza moderna e break dance, mentre alle 22:30 l’esibizione canora degli allievi della Wos Academy di Livorno. Per le vie del paese si sono esibiti invece suonando e sfilando i membri della New Generation Street Band, gruppo musicale composto da percussioni, trombe e sassofoni che hanno suonato marciando per le vie del paese e allietando i presenti. In piazza Gramsci, poi, ampio spazio al ballo latino americano con il Djset di Markinolatino DJ con tanto di servizio ristorazione a cura di Unicoop Tirreno.
Una mostra fotografica sull’accoglienza ai profughi Menzione particolare merita la mostra fotografica allestita per l’occasione all’interno di un fondo in Piazza della Repubblica ed organizzata dalla consigliera comunale Anna Pandolfi con la collaborazione del collega Dario Fattorini e degli assessori Libera Camici e Donatella Fantozzi. La mostra aveva ad oggetto l’accoglienza degli extracomunitari. Al muro infatti erano appesi gli scatti realizzati da Irene Carmassi, giovane fotografa di Castell’Anselmo diplomata alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e impegnata in lavori inerenti a tematiche sociali. Le foto realizzate per la mostra sono state fatte in collaborazione con il Naga di Milano, una Onlus composta da medici, infermieri, avvocati e altri professionisti che svolge assistenza sanitaria e legale ai profughi che arrivano in Italia e che, sprovvisti di permesso di soggiorno, si ritrovano a vivere in condizioni particolarmente disagiate. Gli scatti sono stati realizzati dalla Carmassi durante controlli sanitari o consulenze effettuate dai volontari del Naga.