Crespolini, che ha verificato assieme all’Ufficio Tributi del Comune, spiega che gli avvisi di pagamento emessi sono stati circa 900, di cui il 3% hanno ad oggetto versamenti effettuati con errori fatti o direttamente dai contribuenti o causati da errore di digitazione da parte dell’impiegato delle banche o delle poste sui pagamenti fatti con F24. Due, appunto le tipologie di errori che sono state riscontrate.
Codice Comune errato, anzitutto. In questo caso, l’impiegato di banca o di ufficio postale ha digitato in modo errato il codice Comune (ad esempio C689 anziché C869). Così, l’importo del tributo era stato effettivamente versato, ma all’ente sbagliato e dunque, nel caso specifico, non al Comune di Collesalvetti. Pertanto, occorre attendere la modifica della delega bancaria o postale per l’errore del proprio impiegato. Per i versamenti fatti agli altri Comuni per errore del contribuente sono già partite dal Municipio colligiano le richieste per il riversamento.
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Codice tributo errato è l’altra tipologia di errore. In questo caso al Comune il tributo arriva, ma sotto voci differenti ed è per questa ragione che scatta automaticamente l’invio dell’accertamento, non figurando appunto come pagamento TARI. Dal Municipio garantiscono però che la percentuale di errore è assolutamente fisiologica e in linea con gli anni passati.
Il cittadino che paga non ha possibilità di verificare se la banca o la posta hanno digitato tutti i campi correttamente. L’errore dell’impiegato è dunque risolvibile verificando con l’Ufficio Tributi la quietanza dell’F24, che nel caso un cittadino abbia perso può richiederne copia iN banca o alla posta.
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