«Un momento molto importante che avvicina l’entrata in funzione di una gestione del ciclo dei rifiuti che potrà finalmente vedere omogeneizzati i servizi in 4 Province, attraverso una filiera virtuosa ed autosufficiente. Da evidenziare anche il superamento dei tanti inutili e dannosi campanili che produrrà come immediato beneficio il superamento dei costosi CDA delle tante aziende fino ad oggi presenti, e che a breve diverranno solo un ricordo», ha commentato a margine della firma il sindaco Bacci.
Di tutt’altro avviso fu Maurizio Scatena (PD) che parlò di «una razionalizzazione complessiva del sistema di raccolta dei rifiuti», pur precisando che «servirà una grande attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo PD Fabio Iannone che nella seduta del dicembre scorso di disse convinto del percorso di Retiambiente.«Le dimensioni ottimali per la gestione dei rifiuti – rilevò il capogruppo PD – non sono né la nostra, troppo piccola, che non permette economie di scala, né quella troppo grande come quelle delle città di Roma o Napoli. Le gestioni ottimali sono quelle di dimensioni medio-grandi: fra i 700.000 e il milione di abitanti». A Iannone replicò però il capogruppo Cinque Stelle Daniele Rossi. «Con un privato al 45% contro il restante CDA con quote infinitesimali come la nostra non c’è nessun margine di trattativa. Il privato stravince su una rete di Comuni con quote così piccole, soprattutto se questi Comuni non hanno il medesimo colore politico. Il privato spinge e il pubblico è più debole e su questo esprimiamo perplessità». Dal canto suo, invece, il sindaco Bacci fin da subito ribadì la bontà di questa scelta.
Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui
Seguici su Twitter, clicca qui