«Abbiamo fatto il punto sui vari passaggi – racconta Biasci – A dicembre dell’anno scorso ci fu l’intervento sugli aspiratori messi nella zona delle molature. L’altra miglioria fu invece applicata nella zona dove c’erano le polveri accumulate all’esterno, che sono state in seguito messe dentro un bag, per cui in caso di vento la cosa non arrecava più disagi. Infine, l’ultimo step che consisteva nel montare aspiratori con filtraggio nella zona del raffreddamento delle staffe: i pezzi caldi prima erano messi a raffreddare nel capannone ed emettevano fumi, che causavano disagi quando si sentivano all’esterno. Ora, invece, la zona è dotata di aspiratori e filtraggi per evitare le maleodoranze».
Biasci riferisce anche che «si è deciso assieme ad Arpat di fare un campionamento su Collesalvetti creando dei moduli di segnalazione. Per far questo ci sarà un incontro fra Arpat, Comune e Consiglio di Frazione; Arpat ci dirà come strutturarlo. Non si tratterà solo di segnalare solo quando c’è il cattivo odore, ma di una segnalazione più complessa che possa far capire di che odori si tratta e da dove possano provenire. Una segnalazione che specifichi il giorno e l’ora. Da quelli si può risalire alla tipologia di vento che soffiava a quel giorno e a quell’ora e così si ha un quadro più dettagliato; è la proprietà stessa a richiederlo».
«C’è da parte loro disponibilità a risolvere i problemi. Da dicembre hanno fatto un investimento importante, che a loro non riporta niente in termini economici. Ma visto che sono nella frazione da parecchi decenni… É stato intrapreso questo percorso per non arrecare disagio alla cittadinanza. Adesso andranno individuate delle famiglie, posizionate in certi punti del paese (ovviamente non sarà coinvolta l’intera popolazione) e queste faranno il monitoraggio, le cui segnalazioni non avverranno solamente nel momento della criticità».
«Il sistema fu già adottato per le maleodoranze a Stagno – ricorda Biasci – e fui incaricato proprio io di individuare le famiglie per il campionamento. Anche a Collesalvetti dunque saranno contattate le famiglie e la cosa andrà avanti per qualche mese. Da parte della proprietà c’è tutta l’intenzione di risolvere i problemi per rimanere nella frazione in maniera ben integrata, pur avendo ben chiaro che si tratta di una fonderia. Un minimo di impatto ci sarà sempre». Entro luglio dovrebbe esserci l’incontro per stilare il modulo. «Me lo auguro, perché se salta a luglio si va a settembre», conclude il presidente della Commissione Ambiente.
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