Dopo i saluti dell’Amministrazione Comunale e del consigliere regionale Francesco Gazzetti, ha preso la parola Margherita Mazzelli del Club Unesco di Livorno che ha raccontato ai presenti l’esperienza di altri territori inseriti nel Programma MAB e delle opportunità che ci sono per i privati di usufruire di un certificato di qualità che questo riconoscimento comporta per la produzione agricola o per il turismo. Dopo è toccato a Riccardo Gennai, direttore del Parco Regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli, vero deus ex machina dell’inserimento di una parte del Comune di Collesalvetti all’interno della riserva della Biosfera “Selve Costiere di Toscana”. Gennai nel suo intervento si è soffermato sugli aspetti della governance per attuare le linee di mandato stabilite a Lima. L’uomo ha sottolineato come le peculiarità del nostro territorio possono essere turismo sostenibile e agricoltura di qualità; due indirizzi, due carte da giocare, di cui tener conto in sede di redazione del Piano Strutturale del Comune di Collesalvetti.
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Lorella Alderighi, della Sovrintendenza Archeologica della Toscana, si è invece soffermata sulla Necropoli di Parrana San Martino e sul villaggio palustre vicino l’Oasi della Contessa, nei pressi di Stagno, sottolineando come realtà di questo genere possano e debbano essere valorizzate. E l’inserimento nel Programmas MAB potrebbe giocare un ruolo favorevole in questa direzione. Al convegno era presente anche la naturalista Francesca Ruggeri, dell’associazione culturale colligiana Gaia. La Ruggeri, nel suo intervento, ha parlato dell’area dell’Oasi della Contessa, anche lei ha sottolineandone le potenzialità per il turismo naturalistico.
A chiudere i lavori, l’intervento di sintesi dell’assessore all’ambiente Riccardo Demi, che ha commentato: «l’inserimento nel Mab Unesco ha certificato un marchio di qualità per il territorio di Collesalvetti». Demi non ha mancato di sottolineare però anche come dal convegno siano emersi 3 indirizzi precisi per il Piano Strutturale: agricoltura e turismo di qualità sostenibili e valorizzazione dei siti archeologici. Commentando a margine del convegno, l’assessore non ha mancato di rilevare come «anche aree completamente urbanizzate sono state inserite nel MAB, è il caso di Torino. Così, per capire la strumentalità di certe posizioni».
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