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TARGHA 193. ECCO LO STRUMENTO CHE SCOPRE SE SI È IN REGOLA O MENO CON ASSICURAZIONE E REVISIONE DELL’AUTO

Targha 193 strumento Polizia Municipale per controllo assicurazioni e revisioni 1Collesalvetti Targha 193. È questo il nome del nuovo strumento in dotazione alla Polizia Municipale di Collesalvetti. Costato intorno ai 12.000 euro, servirà a rilevare se un’automobile sia o meno in regola con l’assicurazione e la revisione.

 

Come funziona È un apparecchio mobile Targha 193; uno strumento di cui Comune si fa vanto perché, come spiega l’assessore Roberto Menicagli «fra i nostri obiettivi c’è quello di una maggiore sicurezza sul territorio». Un apparecchio mobile collegato in via telematica attraverso un software e delle schede sim al portale dell’automobilista creato dal Ministero dei Trasporti che contiene tutti i dati delle varie assicurazioni e motorizzazioni. In tempo reale, dunque, in poche frazioni di secondo, Targha 193 specifica agli agenti di Polizia Municipale se il veicolo è iscritto regolarmente in questi archivi oppure no. La telecamera rileva tutte le targhe. Dal confronto col database il sistema evidenzia sul tablet in dotazione agli agenti se il veicolo sia o meno apparentemente in regola.

 

A questo punto ci sono due possibilità. Nella prima fattispecie c’è una pattuglia a una distanza di 300 metri rispetto all’agente che gestisce Targha 193 che consenta un tempo adeguato per poter fermare l’auto sospetta in sicurezza. In questo caso si ferma il veicolo e si controllano i documenti cartacei. Questo perché la revisione è un dato subito verificabile, ma sulle assicurazioni può esserci qualche giorno da quando l’utente ha pagato il rinnovo a quando esso viene effettivamente registrato e soprattutto trasmesso alla banca dati. Quindi gli agenti devono chiedere il tagliando cartaceo perché l’utente può aver pagato, ma magari l’assicuratore può non aver ancora aggiornato il dato, cosa per la quale lo strumento dà il veicolo per scoperto. Altrimenti, qualora gli agenti non siano riusciti a fermare l’automobilista (del cui veicolo si hanno comunque i dati), possono comunque invitarlo a presentarsi al comando di Collesalvetti o ad altro comando di Polizia del territorio nazionale per esibire i documenti entro un certo termine, di solito breve dai 5 ai 10 giorni. Se l’automobilista si presenta ed è tutto in regola bene, altrimenti, se l’irregolarità segnalata dallo strumento è reale, gli agenti provvedono a contestare l’infrazione. Questo tipo di strumento non è dunque omologato affinché si possa procedere ad una contestazione immediata, proprio in virtù di questa ragione.

 

Paolo Cecconi, comandante Polizia Municipale

«Questo strumento – spiega il comandante della Polizia Municipale, presente alla conferenza stampa di presentazione dell’oggetto assieme all’assessore Menicagli – sarà operativo alcuni giorni a settimana. Al momento stiamo studiando alcuni punti nei quali possa essere usato. Sicuramente la 206, ma anche la 555 e Via delle Sorgenti. Il punto della questione è trovare strade che abbiano due punti adatti a questa operazione: uno nel quale si possa mettere in sicurezza sia l’agente che usa Targha 193 che lo strumento stesso (visto il suo costo) e un altro, a distanza di sicurezza, nel quale possano posizionarsi altri agenti deputati a fermare i veicoli sospetti».

 

Caratteristiche tecniche Lo strumento è a doppia telecamera: una ad alta definizione in bianco e nero specifica per la lettura della targa e un’altra a colori che inquadra tutto il veicolo nel suo complesso. C’è un software di tipo OCR all’interno di Targha 193 che legge i dati del veicolo e li trasmette attraverso un collegamento wi-fi alla banca dati del Ministero e in una frazione di secondo gli agenti hanno il dato sul veicolo che compare sul loro tablet. Targa e foto del veicolo di cui si sospetta la mancata copertura assicurativa o l’omessa revisione vengono dunque trasmessi sul display del tablet e gli agenti dell’altra pattuglia hanno modo di fermare il veicolo in transito e procedere al controllo. Ma si possono controllare anche veicoli in sosta.

 

Un’azione non mirata a far cassa «Sapendo che anche il nostro territorio comunale è dotato di questo strumento – spiega ancora il comandante Paolo Cecconi – contiamo che la cosa funga da deterrente. Anche perché la mancata copertura assicurativa pone dei problemi molto seri in caso di responsabilità civile e risarcimento danni. Il dato statistico ci dice che vista la crisi economica che fa sì che le famiglie abbiano sempre meno soldi a disposizione, anche una spesa importante come quella dell’assicurazione del veicolo viene posticipata dando priorità ad altre spese». Cecconi ha anche fornito alcuni dati statistici: «il 4-5% dei veicoli è sprovvisto di copertura assicurativa». E, quanto al dato degli incidenti stradali, «si attesta sulla cinquantina l’anno su tutto il territorio comunale». Anche se – precisa Cecconi – «non siamo solo noi a rilevarli, bensì anche altre forze di Polizia, per cui questo è un dato parziale».

 

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